Suburra, la serie 2 al via il 22 febbraio su Netflix: ecco il cast

Il cast di "Suburra, la serie 2"
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Lunedì 14 Gennaio 2019, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 17:51
Quali nuove alleanze stringeranno i protagonisti? E quali nuove strategie metteranno in atto per conquistare il controllo del litorale romano? Debutta il 22 febbraio la seconda stagione di “Suburra, la serie 2”, il crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction. Netflix rilascia oggi un teaser che svela il cast completo tra conferme e nuovi personaggi. Tornano i protagonisti della serie: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Lele (Eduardo Valdarnini), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e Samurai (Francesco Acquaroli).

Accanto a loro, altri personaggi già presenti nella prima stagione si riveleranno decisivi nelle dinamiche del potere: la sorella di Aureliano, Livia Adami (Barbara Chichiarelli), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rispettivamente la madre e la moglie di Spadino. Le vicende dei protagonisti si intrecciano a quelle di nuovi personaggi che entrano a far parte del cast secondario: Nadia (Federica Sabatini), giovane figlia di un piccolo boss di Ostia la cui vita privata e «professionale» si lega a quella di Aureliano. Cristiana (Cristina Pelliccia), poliziotta schietta e determinata che metterà i bastoni tra le ruote alla carriera di Lele. Adriano (Jacopo Venturiero), speaker radiofonico, nonché «figlioccio» di Samurai, che segue attivamente le vicende del candidato sindaco Cinaglia. Tratta dall’omonimo romanzo scritto da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, “Suburra, la serie 2” è ambientata nei quindici giorni che precedono le elezioni del nuovo sindaco di Roma, a tre mesi dalla fine della prima stagione. La battaglia tra criminalità organizzata, politici corrotti e la Chiesa si fa ancora più intensa e i personaggi diventano sempre più affamati di potere. Scritta da Barbara Petronio - che cura anche la supervisione editoriale - Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, e diretta da Andrea Molaioli da Piero Messina.
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