Ospite di Fabio Fazio stasera in tv ci sarà Pupi Avati. Il maestro della settima arte nel salotto di Che Tempo Che Fa presenterà il suo romanzo "L'alta fantasia" libro che anticipa l'uscita del suo nuovo film "Dante". Proveniente da una famiglia borghese, Giuseppe, per tutti "Pupi" nasce a Bologna il 3 novembre del 1938. Una laurea in Scienze Politiche e poi la prima esperienza professionale in una nota azienda di surgelati. Periodo non troppo felice per Avati. Amante del jazz, diventa clarinettista della Doctor Dixie Jazz Band, dove suona con un giovane Lucio Dalla. I due si separano ma non per ostilità quanto per una sana competizione. È lo stesso regista infatti a dichiarare che lavorando con Dalla e riconscendo le sue capacità ha capito la differenza che c'è tra una passione e il talento. Proprio grazie a Lucio, Pupi si mette dietro la macchina da presa. Appassionato di horror esordisce nel '68 con "Balsamus, l'uomo di Satana" (1968) con protagonista uno stregone nano e "Thomas e gli indemoniati" nel '69. Film vede la partecipazione di una Mariangela Melato alle prime armi. Le pellicole non vanno bene così, Pupi Avati attende cinque anni prima di riprovarci. Nel frattempo fa lo sceneggiatore del film "Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Pier Paolo Pasolini.
CTCF, la carriera di Pupi Avati
Dopo lo stop nel 1974 gira il film di ispirazione felliniana "La mazurca del barone, della santa e del fico" con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio e Delia Boccardo.
Da questo momento la carriera di Pupi Avati esplode. Tantissimi i film che hanno ottenuto riconoscimenti: "Regalo di Natale" (1986) che avrà anche un prosieguo con "La rivincita di Natale" (2004), e "Storie di ragazzi e di ragazze" (1989) vincitore nuovamente di due Nastri d'Argento per la miglior regia e la miglior sceneggiatura. Anche il "Festival" (1996) riceve il Nastro d'Argento della regia. Film, con protagonista Massimo Boldi, ispirato alla vita artistica di Walter Chiari.
Nei teatri tre serate in compagnia di Pupi Avati, Silvio Orlando e Claudio Margottini
Mentre riprende, scrive anche. Tra i suoi romanzi pubblicati ricordiamo, "I cavalieri che fecero l'impresa", da cui trae anche l'omonimo film nel 1999, e una sua autobiografia: "Sotto le stelle di un film" (2008). Dopo una pausa nel 2003 torna alla regia con "Il cuore altrove" con Neri Marcoré e Vanessa Incontrada; poi l'autobiografico "Ma quando arrivano le ragazze" (2005) con Vittoria Puccini e Claudio Santamaria, "La seconda notte di nozze" con Katia Ricciarelli, Antonio Albanese e Neri Marcoré, "La cena per farli conoscere" (2007) con Diego Abatantuono e un importante cast femminile che comprende Vanessa Incontrada, Ines Sastre, Violante Placido e Francesca Neri, "Il papà di Giovanna" (2008) con Silvio Orlando, "Il figlio più piccolo" (2010).
Pupi Avati presenta a Viterbo, in anterpima nazionale, il suo ultimo libro sulla vita di Dante
Il cinema
Il suo cinema prende ispirazione da Federico Fellini e come ringraziamento al suo maestro Pupi è dal 1995 presidente della Fondazione Fellini. Tra le sue ultime opere c'è il film "Il cuore grande delle ragazze" (2011), film autobiografico con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti presentato al Festival del cinema di Roma.
Nel 2019 però torna all'horror con "Il signor diavolo", tratto dal suo libro, scritto l'anno prima. Nel 2021, esce su Sky il suo nuovo film "Lei mi parla ancora", tratto dal romanzo biografico di Giuseppe Sgarbi, in cui rilancia Renato Pozzetto, ottantenne.
Oggi da Fazio a CTCF presenterà il suo libro e film.