Brignano torna su Rai2 in prima serata: «Il mio one man show in 60 minuti». Il pubblico scelto su Instagram

Enrico Brignano torna su Rai2 in prima serata: «Il mio one man show in 60 minuti». E il pubblico? Ci sarà
di Costanza Ignazzi
3 Minuti di Lettura
Domenica 20 Settembre 2020, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 19:11

Un'ora in prima serata, un'ora sola: 60 minuti in cinque puntate a metà tra one man show e classico varietà made in Rai. «Un taglio rivoluzionario» spiega il mattatore Enrico Brignano, che da martedì 22 settembre sarà su Rai2 con uno show dal titolo che fa il verso alla celebre canzone di Giorgia: "Un'ora sola vi vorrei", spettacolo che, per dirla con il direttore di rete Ludovico Di Meo, era nell'aria da più di un anno. Poi ci sono stati Covid, lockdown e il resto è storia. 

Flora Canto: «La mia estate al Circeo». L'amore con Brignano nato a Sabaudia e i ricordi dell'infanzia
 

Brignano, per la prima puntata Malika Ayane superospite

Il fattore tempo è determinante: sul maxischermo dello Studio 8 di via Tiburtina a Roma, un enorme orologio scandisce i minuti e sarà proprio il concetto del tempo che scorre la linea guida, con un occhio all'attualità e la satira a fare da protagonista. «Di solito i varietà superano la mezzanotte - precisa Brignano - il che in alcuni casi è deleterio, anche e soprattutto per i tempi comici. Invece noi faremo tutto in 60 minuti». Proprio tutto, dal classico balletto con le ballerine (e ballerini) dal look scintillante alla musica interpretata dalla resident band guidata da Andrea Perrozzi, passando dai super ospiti come Malika Ayane per la prima puntata («Ho già avvisato Salvini, tutto ok», scherza lui). Ci sarà pure la compagna di Brignano Flora Canto: non in video ma con un inedito ruolo di "giudice da casa". 

E il pubblico, stavolta, ci sarà: 70 persone che sono state scelte tra i follower di Brignano su Instagram. Il palco, essendo su due livelli, permette il distanziamento, e poi, per dirla con la star dello spettacolo, «la comicità ha bisogno del pubblico», non c'è una senza l'altro. «Una settantina di persone in studio, per me, è come ricominciare - racconta, un po' nostalgico - quando al teatro dell'Orologio avevo 76 persone a casa poi brindavamo». La Rai precisa, dal canto suo, che le policy interne non cambiano e che la presenza del pubblico è stata decisa essendo lo spettacolo una produzione esterna. 
 
Video


Sarà più difficile far ridere in epoca di pandemia? «Non è una missione impossibile - secondo Brignano - il problema più che il Covid è il politically correct: un comico dovrebbe essere libero. "Un'ora sola vi vorrei" è un varietà un po' all'antica, niente trash ma molta satira sull'attualità. Nella prima puntata, ad esempio, avremo un "virologo" che ci spiegherà tutto, dalle mascherine a come usare l'amuchina: ovviamente, per finta». E la politica? Resterà fuori, ma non del tutto. «Ad esempio per il referendum abbiamo già due monologhi pronti: uno se vincerà il sì e un altro per il no». 



Il titolo dello spettacolo è lo stesso di quello che il comico avrebbe dovuto portare a teatro e che è stato rimandato a data da destinarsi, ma Brignano ci tiene a fugare ogni dubbio dopo le polemiche social: ad essere uguale è solo il nome. E sulla questione teatro non risparmia una "stoccata" alle istituzioni: «È stato fatto troppo poco già da prima del Covid per aiutare e valorizzare questo veicolo di cultura. E uno spettacolo teatrale non si fa in smart working, si fa a teatro». Intanto si (ri)comincia dalla prima serata tv. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA