Arisa a Verissimo: «Per amore abbandonerei il lavoro e canterei solo in chiesa»

Arisa a Verissimo: «Per amore abbandonerei il lavoro e canterei solo in chiesa»
di Giampiero Valenza
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Sabato 16 Febbraio 2019, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 17:33

Arisa si confessa a Verissimo: «Per amore abbandonerei il lavoro. Mi ha dato molto, mi sono emancipata rispetto a insicurezze che avevo di me stessa, di essere strana e inferiore. Se non dovessi più fare la cantante donerei il mio talento in chiesa. A me le canzoni di chiesa piacciono un sacco». Parlando del Festival di Sanremo, commenta: «La vittoria di Mahmood è giusta. E' una canzone vera e nuova che rispecchia quello che succede nel mondo. Gli auguro il meglio, di vincere l’Eurovision». 

Arisa ha raccontato anche molti momenti della sua infanzia: «Ero matta per Michael Jackson. Ero gelosissima - dice - se vedevo che in qualche concerto faceva salire qualcuna sul palco io morivo di infarto e di gelosia. Uno dei i motivi per i quali ho sognato di andare via dalla mia terra, da adolescente, è perché non facevano mai i suoi concerti». 
 


Le sue prime canzoni sono state a 3 anni e mezzo: "Fatti mandare dalla mamma” di Gianni Morandi e poi “Nascerà Gesù” dei Ricchi e Poveri. Ha raccontato della sua infanzia a Pignola, in Provincia di Potenza, delle sue esperienze professionali da cameriera e poi da baby-sitter, estetista e parrucchiera, mentre iniziavano le sue prime esperienze canore. 

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