Notte di San Lorenzo, stelle cadenti: tutto quello che c'è da sapere

Notte di San Lorenzo, stelle cadenti: tutto quello che c'è da sapere
di Camilla Mozzetti
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Sabato 10 Agosto 2013, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 09:06
A quegli uomini – suggeriva Luigi Pirandello – presi nel gorgo d’una passione, oppure schiacciati dalla tristezza, farebbe bene pensare che c’, sopra il soffitto, il cielo e che nel cielo ci sono le stelle. Stanotte, notte di San Lorenzo, e quelle che verranno, saranno molti quelli che, con il naso all’insù, cercheranno il proprio futuro nel cielo e tenteranno di trovare la stella cadente che esaudisca il proprio desiderio.



L’ANTICHITÀ

E se nell’antichità l’apparizione di meteore era considerata come un cattivo auspicio – per i greci e i latini quelle stelle altro non erano se non le lacrime degli dei che piangevano disastri imminenti, mentre per gli astrologi cinesi presagivano battaglie e guerre – la tradizione popolare cristiana, pur associando quelle stelle alle lacrime di San Lorenzo, martire per volere dell’imperatore Valeriano, ha voluto introdurre nel corso dei secoli un elemento positivo. Così, riuscire a vedere una stella cadente nella notte del 10 agosto è il lasciapassare per sfidare la sorte. L’illusione mista alla speranza di vedere quei pensieri, nati sulla scia luminosa di una stella, avverarsi un giorno o l’altro.



IL VADEMECUM

Per sapere come e dove cercarle, con la sicurezza di avvistarne almeno una, l’Istituto nazionale di astrofisica elabora un vademecum, che spiega in che direzione puntare lo sguardo. E benché il massimo dello sciame delle Perseidi, sarà visibile tra il 12 e il 13 agosto, questa notte potrà comunque riservare delle soddisfazioni. Le previsioni parlano, infatti, di piogge luminose abbondanti con il contributo anche della luna, che tramonterà presto, lasciando il cielo illuminato solo da miliardi di stelle. E se proprio il cielo dovesse fare i capricci, riempiendosi di nuvole – avvisano dall’Inaf – basta avere con sé una piccola radiolina.



Gli esperti spiegano, infatti, che è sufficiente sintonizzare la radio su una stazione FM distante, per percepire il passaggio delle stelle cadenti. Il segnale radio normalmente distorto, diventa improvvisamente chiaro dopo essere rimbalzato contro la scia luminosa di gas ionizzato, che la meteora lascia dietro di sé attraversando l’atmosfera terrestre. La visione sarà, poi, ottimale tra la mezzanotte e le prime ore dell’alba, a patto che lo sguardo sia diretto alle regioni a nord est del cielo.



LE INIZIATIVE

Dito puntato e occhio attento, dunque, alla costellazione di Perseo. Per gli italiani non sarà un problema trovarla, da qualsiasi regione la si cerchi, infatti, la costellazione di Perseo si troverà facilmente, città illuminate escluse. Da Legambiente è già partita una battaglia contro i falò sulla spiaggia, tradizionale appuntamento, moltissime le attività ad hoc. Sul lago di Garda, ad esempio, saranno offerti emozionanti itinerari a bordo di spider vintage per inoltrarsi nelle stradine più oscure è meglio esposte allo spettacolo delle Perseidi. Non solo. L’unione astrofili italiani, offre, poi, in ogni regione l’appuntamento con Calici di vino, percorsi gustativi nelle migliori cantine Mentre nella Valle dei Templi di Agrigento andrà in scena Notte con le stelle, insieme all’astronauta Paolo Nespoli. Infine nell’epoca di smartphone e tablet, sempre l’Istituto nazionale di astrofisica propone l’appuntamento “Un tweet chiamato desiderio”, 140 caratteri per condividere stelle cadenti e desiderio sull’hashtag #stellacadente. In barba alla scaramanzia, ovviamente, che vieta di svelare i propri sogni.
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