Giuseppe Italiano (Computer science della Luiss): «Occhio a Wiper, codice maligno che annienta i sistemi di banche e tlc»

Giuseppe Italiano (Computer science della Luiss): «Occhio a Wiper, codice maligno che annienta i sistemi di banche e tlc»
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:52

Si combatte su più fronti, la guerra.

Non solo con bombe e attacchi ai civili ma anche con attacchi cyber. Ad altissima pericolosità tanto che, ora, la cybersecurity è diventata a pieno titolo materia di studio perché la sicurezza, oggi, si basa anche sulla capacità di difendere i dati di un ente o di un’intera nazione: non a caso, fin dalle prime ore dello scoppio della guerra in Ucraina molti Paesi hanno alzato l’allerta, molti lo avevano già fatto prima della guerra e anche l’Italia sta mettendo in atto questa forma di difesa. Dalla scorsa estate, infatti, è stata istituita la nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale. «Un organismo deputato a gestire proprio questo tipo di emergenza – spiega Giuseppe Italiano, professore di Computer Science alla Luiss Guido Carli – Gli attacchi cyber sono aumentati già prima della guerra, molti contro le banche e i centri di comunicazione. L’obiettivo è mandare in crash i siti web, in Ucraina si sta usando anche un nuovo malware, Wiper, un “codice maligno” utilizzato come un “tergicristallo” che distrugge i dati delle vittime. L’Italia, con la Acn è in allerta perché sappiamo bene che la guerra si combatte su tre fronti: quello fisico, quello cyber e sul piano dell’informazione».

Il professore Italiano è il direttore del corso di Laurea Magistrale in “Data science and management” della Luiss a cui gli studenti potranno iscriversi fino al primo aprile.

Un corso magistrale per formare professionisti in grado di contrastare e prevenire possibili attacchi cyber con una forte collaborazione tra l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, i servizi e la polizia postale. «È un mondo in fortissima evoluzione – spiega Italiano – Basti pensare che l’automobile ha impiegato più di 60 anni a raggiungere 50 milioni di utenti, mentre Tik Tok ha avuto bisogno di appena sei mesi. In Italia scontiamo ritardi storici in questo campo, dobbiamo formare persone che abbiano invece una profonda consapevolezza digitale, con forti competenze digitali a partire dal coding per formare nuovi leader bilingue nei dati e nelle discipline manageriali. È sempre più importante comprendere e parlare il linguaggio dei dati».

LA FORMAZIONE

 Un settore che attrae molto anche le studentesse visto che il 40% degli iscritti al corso di laurea magistrale della Luiss è rappresentato da ragazze. Con tre borse di studio in collaborazione con Inwit: «Bisogna basarsi su un approccio multidisciplinare, dove l’aspetto sociale e quello tecnologico hanno la stessa importanza. Molti studenti arrivano dalle lauree Stem, ma tanti anche dalle scienze economiche». E la formazione dei professionisti del futuro è affidata ai massimi esperti di oggi: al fianco del professore Italiano infatti, al lancio del master in “Cybersecurity: Politiche pubbliche, normative e gestione” c’era Roberto Baldoni, direttore della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Fondamentale la ricerca. «Il 25 gennaio scorso – spiega Italiano – abbiamo dato il via al Luiss Quantum & AI Lab: un centro di ricerca sui temi dell’Intelligenza Artificiale, del Machine Learning e della Tecnologia Quantistica. Vogliamo sviluppare un’attenta riflessione sul digitale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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