Maker Faire, nell'Area Kids tour e laboratori per i più piccoli

Maker Faire, nell'Area Kids tour e laboratori per i più piccoli
di Costanza Ignazzi
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Venerdì 14 Ottobre 2016, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 17:17


Piccoli makers crescono. Perché non è mai troppo presto per imparare a costruire un robot o scoprire cosa si nasconde dietro la console del videogame preferito. Dopo il successo della scorsa edizione, alla quale hanno partecipato migliaia di giovani appassionati di tecnologia, Maker Faire Rome 2016 raddoppia e dedica ben 8 mila metri quadri all'Area Kids, dove i «baby makers» si trasformeranno in creatori attivi e partecipi della tecnologia del futuro. Nel padiglione 9 sono previsti infatti percorsi e workshop studiati su misura per i piccoli, ma anche isole e laboratori in cui realizzare progetti sotto l'attenta supervisione di maker professionisti provenienti da tutta Europa. Il tutto è stato curato da Codemotion, l'Accademia di tecnologia che ai giovani di tutta Italia insegna coding, robotica, prototipazione elettronica e design attraverso la metodologia del «creative learning». Altri ospiti «illustri» saranno Roma Makers, il museo romano per bambini Explora, l'associazione DiScienza e il Museo nazionale della scienza e tecnologia Leonardo D Vinci.

LE ATTIVITÀ
Si comincia con quattro «tour» rivolti alla fascia d'età dai 5 ai 13 anni: mentre i più piccoli impareranno a conoscere le parti e gli ingranaggi che si nascondono dietro i prototipi della Lego o si sfideranno a pilotare robot dotati di intelligenza artificiale, gli aspiranti maker più grandicelli, dagli 11 ai 13 anni, potranno improvvisarsi sviluppatori di app per l'amato smartphone. Esperienze che sono veri e propri viaggi attraverso il making, l'elettronica e l'arte digitale volti ad avvicinare i più giovani al mondo della tecnologia: niente genitori al seguito nel «tour» e libertà di esprimere idee, confrontarsi e socializzare.
Previste anche quattro isole didattiche per mettersi alla prova con un vero e proprio progetto: non si è mai troppo giovani per costruire e far funzionare un robot o per sfidarsi a colpi di fantasia con le invenzioni elettroniche più sregolate. Le isole sono laboratori pratici oltre che spazi per sperimentare e divertirsi scoprendo la scienza e la tecnologia. L'approccio è il «learning by doing», un «fai da te» creativo che incoraggia l'apprendimento grazie all'esperienza diretta. Chi pensa che a 7 anni si sia troppo giovani per confrontarsi con la robotica rimarrà stupito: i piccoli maker potranno realizzare un braccio bionico veramente funzionante e, siccome anche la creatività vuole la sua parte, personalizzarlo senza limiti, con il massimo della libertà. A fare dimostrazioni sul campo i ragazzi vincitori della RomeCup 2016, l'eccellenza della robotica nella Capitale. Senza dimenticare i FabLab4Kids, laboratori continui rivolti a tutti gli under 18, dove la saldatura diventerà arte per costruire gadget luminosi, macchine inventate e riproduzioni delle opere artistiche che hanno fatto la storia. E nell'epoca delle stampanti 3D e dei laser cutter, anche il metodo Montessori diventa 2.0 con un'apposita isola didattica nella quale i materiali sono stati tutti realizzati grazie a metodi innovativi e tecnologici: all'interno coding e robotica educativa verranno usati per raccontare la vita di grandi personaggi attivi nel sociale.

DIDATTICA
L'attenzione all'apprendimento attraverso il gioco è la costante di tutte le attività: tecnologia è anche comunicazione «alternativa» nell'isola che insegna a «Parlare con gli alieni» utilizzando canali diversi da quelli normalmente riconosciuti. Acea propone invece esperimenti e lezioni interattive sotto l'insegna dell'impegno per l'ambiente, in modo da fornire ai ragazzi gli strumenti utili a conoscere azioni, risorse e tecnologie per la tutela del territorio in cui vivono. Ma la scienza è anche spettacolo: installazioni e dimostrazioni all'esterno dei padiglioni metteranno in scena i movimenti della terra e dell'universo. Grande attesa per il «tappeto gravitazionale», che attraverso palline colorate inscenerà il fluttuare dei corpi celesti per il divertimento - e l'apprendimento - dei più piccoli e dei genitori che li accompagnano.

costanza.ignazzi@ilmessaggero.it