US Open, la Williams travolge la Sharapova, Federer ok

US Open, la Williams travolge la Sharapova, Federer ok
di Guido Frasca
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Martedì 27 Agosto 2019, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 11:31
Di cognome fa Nagal, non Nadal, il nome di battesimo è Sumit, è indiano e ha 22 anni. E' partito dalle qualificazioni e ha quasi ha spaventato Federer. Per lo svizzero doveva essere un esordio soft agli US Open contro il numero 190 del ranking, ma la differenza di classifica almeno nel primo set non si è vista. Merito del tennista indiano, ma anche colpa di King Roger che si è presentato in campo con un completo nero con bande bianche, ma distratto. Un valzer di errori gratuiti da parte: fallosissimo con il servizio, il diritto e ci mettiamo anche il rovescio. Poi, senza strafare, dal secondo set la sfida è tornata sui binari previsti: passato lo spavento, Federer ha giocato con maggiore attenzione e ha chiuso con il punteggio di 4-6 6-1 6-2 6-4.

La prima giornata degli US Open è stata negativa per i colori italiani. Dopo Fabio Fognini, sconfitto in quattro set dal gigante americano Reilly Opelka (6-3 6-4 6-7 6-3), fuori anche Andreas Seppi alla 59esima presenza in uno Slam (ko con il bulgaro Grigor Dimitrov per 6-1 6-7 6-4 6-3). L'altoatesino rientrava nel circuito a Winston-Salem dopo un mese e mezzo di stop (l’ormai solita iniezione all’anca effettuata dopo Wimbledon).

Fuori anche il 18enne Jannik Sinner, promosso dalle qualificazioni e per la prima volta nel main draw di un Major. Il tennista nato a San Candido, però, ha impressionato contro Stan Wawrinka, che gli US Open li ha vinti nel 2016, costringendo l'avversario al quarto set: 6-3 7-6 (4) 4-6 6-3. Senza paura, reggendo un livello sempre molto alto, è stato condannato giusto da un paio di errori nel finale di quarto set. Sinner ha giocato praticamente alla pari con un avversario di grande levatura e se ci sono sconfitte che servono alla crescita e sono quasi da considerarsi delle vittorie, questa è una di quelle.

Si è salvato in cinque set, invece, Paolo Lorenzi. Il 37enne senese, numero 135 del ranking mondiale, lucky loser dopo il forfait per infortunio al ginocchio del sudafricano Kevin Anderson per quella che è la sua ottava partecipazione al Major della Grande Mela (nel 2017 ha raggiunto gli ottavi) ha superato in rimonta il giovanissimo statunitense non ancora 17enne Zachary Svajda, numero 1415 Atp, in tabellone con una wild card dopo aver vinto i campionati nazionali USA under 18: 3-6 6-7(5) 6-4 7-6(4) 6-2 in quattro ore e 20 minuti. Al secondo turno l’azzurro affronterà il Next Gen serbo Miomir Kecmanovic, numero 50 Atp: sarà il primo confronto diretto fra i due.

Saluta subito New York Camila Giorgi, che ha rimediato appena un game contro la greca Maria Sakkari, testa di serie numero 30: 6-1 6-0 per la greca in 56 minuti, una lezione severissima. La 24enne di Atene, 30esima testa di serie, si è confermata bestia nera per Camila che aveva perso, e nettamente, anche i due precedenti. La 27enne tennista di Macerata, numero 48 Wta, non è mai entrata in partita: peccato perché durante l'estate sul cemento americano aveva dato segnali di ripresa dopo una stagione in cui è stata condizionata dall'infortunio al polso destro giocando due finale a Washington e nel Bronx.

Sempre nel torneo femminile c'era grande attesa per la sfida tra Serena Williams e Maria Sharapova: non saranno più le regine di qualche anno fa, ma la suggestione resta intatta.
Una rivalità tra le più accese del circuito nonostante i numeri siano impietosi a favore della 37enne americana, che conduceva 19-2 nei precedenti alla vigilia. L'ultima vittoria della 32enne russa risale addirittura al 2004, quando Masha si impose in finale a Los Angeles al Masters di fine anno. Il doppio 6-1 per Serena in poco meno di un'ora ha ribadito la schiacciante superiorità nei confronti diretti. La 37enne campionessa americana, ottava nel ranking mondiale, insegue il 24esimo titolo Slam per eguagliare il record di Margaret Smith.
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