Dopo Federer, anche Nadal in semifinale. Superato Raonic in tre set

Dopo Federer, anche Nadal in semifinale. Superato Raonic in tre set
di Angelo Mancuso
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 10:31
MELBOURNE – Nadal è tornato. Quinta semifinale agli Australian Open, torneo che ha vinto nel 2009 (ha perso in finale nel 2012 e nel 2014), 24esima in totale negli Slam. Soprattutto non andava così avanti in un Major da tre anni e mezzo: l’ultima semifinale l’aveva giocata nel 2014 al Roland Garros, che è anche l’ultimo dei 14 titoli Slam che ha vinto. A Melbourne ha battuto nei quarti il gigante canadese Milos Raonic, terza testa di serie, la più alta in tabellone dopo la prematura eliminazione di Murray e Djokovic. Il trentenne mancino spagnolo si è imposto in tre partite annullando nel secondo set, vinto al tie break, ben sei set point al rivale: 6-4 7-6 (7) 64. Raonic può recriminare proprio sul quel secondo set che ha perso commettendo degli svarioni proprio nei momenti decisivi.

Venerdì in semifinale il maiorchino, nona testa di serie, affronterà Grigor Dimitrov che battendo per 6-3 6-2 6-4 il belga David Goffin, numero 11 Atp (il bulgaro è 15) si è assicurato per la prima volta in carriera un posto tra i migliori quattro nello Slam Down Under. Il 25enne di Haskovo, che aveva già raggiunto le semifinali a Wimbledon nel 2014, sembra finalmente messo la testa a posto. Il suo avvio di stagione è stato brillante: è tornato a vincere un titolo Atp dopo due anni e mezzo a Brisbane dove ha sconfitto tre top ten (Dominic Thiem, Milos Raonic e Kei Nishikori) e a Melbourne ha portato a 10 match la striscia positiva.

Domani c’è l’attesissima semifinale della parte alta del tabellone maschile, il derby tra Federer e Wawrinka, quest’ultimo quarta testa di serie. King Roger nei precedenti con il connazionale più giovane di quattro anni, conduce nettamente: 18-3. Ha perso solo sulla terra rossa: due volte a Monte Carlo e una al Roland Garros. L’ultima a Parigi nel 2015 contro un Wawrinka strepitoso, che poi vinse il torneo. Stan, nonostante i tre Slam in bacheca, soffre il connazionale che gli ha sempre fatto ombra. E King Roger vorrà dimostrare che il più forte è sempre lui. Al di là del ranking.

Da notare che dei quattro semifinalisti maschili, tre giocano con il rovescio a una mano (Federer, Wawrinka e Dimitrov) e solo uno (Nadal) è bimane. Un ritorno al passato?

Nel torneo femminilie fanno notizia due semifinaliste di 35 anni, Serena Williams e Mirjana Lucic-Baroni, e una di 36, Venus Williams. La quarta, CoCo Vandeweghe, ne ha 25: la media è di 32.25. Alta. Dopo la semifinale della parte alta (Venus-Vandeweghe), definita anche quella della parte bassa. Serena ha battuto con un netto 6-2 6-3 la britannica Joahnna Konta: per la statunitense, che se vince il torneo si riprende lo scettro di numero uno, si tratta della decima semifinale consecutiva negli Slam, la 34esima in carriera. Prossima avversaria la Lucic-Baroni, tornata così in alto in uno Major dopo 18 anni: era il 1999 quando raggiunse le semifinali a Wimbledon ad appena 17 anni. Per farlo ha battuto a sorpresa quella che veniva indicata come la giocatrice più in forma del circuito, la ceca Karolina Pliskova, favorita numero 5 e finalista agli ultimi US Open: 6-4 3-6 6-4 dopo un’ora e 47 minuti. Una favola quella della croata, numero 79 del ranking Wta.
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