Svilar, l'eroe (della Roma) con le mani sul futuro: «Lavoro da una vita per vivere queste notti»

Sabato 24 Febbraio 2024, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 16:38
Svilar, l'eroe (della Roma) con le mani sul futuro: «Lavoro da una vita per vivere queste notti»
di Alessandro Angeloni
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Ripartiamo dalla fine: Zalewski calcia il rigore decisivo, la palla non è ancora entrata in porta e Svilar comincia a correre. Dalla Curva Nord alla Sud: uno scatto lungo, veloce verso la gloria e il futuro, che vuole rimpiere con la sua presenza. Rui Patricio andrà via, Mile si sta meritando la conferma (ne arriverà un altro, meno titolare di lui, forse). A Frosinone era stato solo protagonista, contro il Feyenoord è stato un eroe. «Incredibile. Non ho parole, ho lavorato tutta la mia vita per questo momento. Questo stadio, mamma mia. Ogni volta che ci entro è più speciale. E' pazzesco», parole e musica di Mile Svilar, eroe non per caso, eroe per tutti. Parare un calcio di rigore regala qualcosa di diverso, di speciale, è più di un gol, più di un bel gol. E anche chi non ha un nome affermato, diventa leggenda, specialmente se certe prodezze si materializzano in una finale. E non è il caso di Svilar, anche se l'emozione trasmessa è altrettanto nobile. Restando nel nostro circolo romano, Franco Tancredi, leggenda, lo è stato, donando alla Roma due Coppe Italia e purtroppo non gli è riuscita l'impresa nella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool, quando non riuscì a pararne nemmeno uno.

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