Rugby, Sei nazioni: Italia travolta dal Galles (9-26), Kris Burton non basta con 3 piazzati

Un'azione della partita Italia-Galles (Foto Procopio)
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 23 Febbraio 2013, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 19:50

ROMA - Naufraga sotto l’acquazzone dell’Olimpico l’Italia che non riesce mai a inceppare la semplice macchina da rugby del Galles, maestosamente efficace. Torniamo a essere gli incerti allievi davanti ai maestri e ci stanno pure gli isolati fischi scesi dalle tribune dove almeno 60mila fedeli azzurri hanno cantato a fianco dei 5mila tifosi gallesi. Il passo indietro è evidente e non si sa davvero che cosa pensare di una squadre capace di mettere al tappeto la Francia, di rammollirsi contro la Scozia e di perdere la bussola con i gallesi che, ad ogni modo, sono di nuovi gli stessi che vinsero il Grand Slam l’anno scorso.

Pur esorcizzata in tutte le maniere, l’assenza di Parisse si è fatta sentire durante un match in cui si è giocato tanto al piede, con mille palloni alti da recuperare. ma è stata soprattutto la mischia a fallire, a cominciare dalla prima linea dove il neocapitano Martin Castrogiovanni ha vissuto un pomeriggio da incubo. Difficile dire quanto abbia influito nella sua debacle la decisione del ct Brunel di affidargli i gradi lasciati liberi dallo squalificato Parisse. E’ che neppure il più menagramo dell’ambiente azzurri avrebbe potuto immaginare le prime quattro mischie penalizzate da altrettanti penalty fischiati dal francese Poite. E se non era “Castro” a venire stappato da Adam Jones era l’altro veterano, Andrea Lo Cicero (101 caps da record amari da festeggiare), a cedere di fronte a Jenkins. Senza la piattaforma della mischia, fino all’altro ieri proverbiale punto di forza dell’Italia, non si va da nessuna parte e così il micidiale Halfpenny ha iniziato a infilare piazzati.

Confusa la risposta azzurra, con Gori in giornata storta, stortissima e Burton non efficace bei calci di spostamento. È vero che a tratti diluviava, ma sotto le sferzare della pioggia c’erano anche i gallesi che senza svolazzi mantenevano il possesso fino a portarsi a tiro dei pali azzurri. Classico e banale, ma bisogna pensarci e saperlo fare. Eppure grazie alla touche, impeccabile, l’Italia ha avuto buone munizioni: peccato che il possesso, come ai tempi bui del rugby italico, si sia spesso trasformato in un handicap. Vosawai, chiamato a sostituire Parisse, partiva e ripartiva dalla base del pack ma con corse talmente storte da perdere terreno e anche i trequarti si sono concessi qualche manovra di troppo con quel pallone-saponetta (a contare gli in avanti azzurri si sta male). Fino al primo tempo si è riusciti tuttavia a non colare a picco e anzi, in avvio di ripresa, Benvenuti ha avuto una sontuosa occasione di segnare.

Ma invece di procedere al piede ha tentato la raccolta di un pallone che sarebbe stata preclusa anche a un polipo.

E per la dura legge della meta (fallita), sul rovesciamento di fronte andava a segno il centro Jonathan Davies che sfruttava una maxipapera di Gori e Burton. Mischia in panne, mediana in confusione: ecco la fotografia dell’Italia che sul 6-16 non è più sembrata in grado di recuperare. Al 60’ la meta del ko definitivo con Cuthbert che bucava la linea leggera azzurra, ma almeno questa azione ha il pregio di essere stata ben costruita dai gallesi e non regalata dagli italiani. Un po’ alla volta si spegneva anche il pubblico, composto in gran parte da neofiti che magari non sanno ancora la differenza di storia tra Italia e Galles, ma che giustamente si attendevano di più da una squadra capace di altre prestazioni. A patto che il ct riesca a far scattare l’interruttore giusto nell’anima degli azzurri.

Italia-Galles 9-26 (p.t. 6-9)

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale (62’ Gonzalo Garcia), 11 Luke Mclean, 10 Kristopher Burton, 9 Edoardo Gori (65’ Tobias Botes), 8 Manoa Vosawai, 7 Simone Favaro (69’ Paul Derbyshire), 6 Alessandro Zanni, 5 Francesco Minto (55’ Qentin Geldenhuys), 4 Antonio Pavanello, 3 Martin Castrogiovanni (cap.) (70’Lorenzo Cittadini), 2 Leonardo Ghiraldini (55’ Davide Giazzon), 1 Andrea Lo Cicero (55’ Alberto De Marchi). A disposizione: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto De Marchi, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Quintin Geldenhuys, 20 Paul Edward Derbyshire, 21 Tobias Botes, 22 Luciano Orquera, 23 Gonzalo Garcia. All. Jacques Brunel

Galles: 15 Leigh Halfpenny; 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North; 10 Dan Biggar, 9 Mike Phillips; 8 Toby Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Ryan Jones (cap.); 5 Ian Evans, 4 Andrew Coombs (51’ Alu Wyn Jones); 3 Adam Jones (73’ Craig Mitchell), 2 Richard Hibbard (51’ Ken Owens), 1 Gethin Jenkins. A disposizione: 16 Ken Owens, 17 Paul James, 18 Craig Mitchell, 19 Alun Wyn Jones, 20 Sam Warburton, 21 Lloyd Williams, 22 James Hook, 23 Scott Williams. All. Rob Howley Arbitro: Romain Poite (Francia)

Marcatori. Italia 3 c.p. 10’ 29’ 49’ Burton. Galles 2 m. 44’ Jonathan Davies 60’ Cuthbert; 4 c.p. 7’ 15’ 19’ 52’, 2 tr. Halfpenny


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