Questa sera l'Italia giocherà una partita decisiva per il proprio destino. Gli azzurri, alle 20.45, sfideranno l'Ucraina per volare a Euro2024 (basterà un pari), ma il primo pensiero di Spalletti è rivolto alla lotta contro la violenza sulle donne, che ancora una volta, pochi giorni fa, ha mietuto l'ennesima vittima, Giulia Cecchettin: «Non ne possiamo più di questi codardi, travestiti da principi azzurri. Dobbiamo aiutare le donne a stare lontane da chiunque pretenda di possedere la loro libertà. Veramente non ne possiamo più di vedere queste cose atroci che non si possono fare, che nessuna persona può fare».
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Spalletti è poi tornato a parlare di campo: «Noi siamo quelli che hanno vinto l'ultimo europeo e dobbiamo difendere il titolo che abbiamo a casa: e non c'è modo migliore che farglielo rivedere un altro europeo ai nostri tanti italiani che hanno a cuore le sorti della squadra», ha detto il ct azzurro al microfono di Raisport.
Carattere è la parola d'ordine: «Ci siamo creati carattere proprio nelle difficoltà e finora abbiamo giocato partite tutte decisive, già come questa. Dobbiamo prenderci la responsabilità di trovare le soluzioni giuste. E la soluzione è trovare giocate geniali, come hanno fatto Barella e Chiesa sul secondo gol alla Macedonia. Soluzioni improvvise che non stanno scritte in lavagna degli allenatori».
𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮𝗻 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗲𝗿𝘀
🇺🇦 Ucraina 🆚 Italia 🇮🇹
⏱️ Oggi, ore 20.45
🏟️ BayArena - #Leverkusen
📺 In diretta su #Rai1 #UcrainaItalia #Azzurri #Nazionale #VivoAzzurro pic.twitter.com/mID02U6YjE— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) November 20, 2023
Sulla formazione si intuisce come In campo possa andare Zaniolo, come nella gara di andata, per via della "scocca" che una squadra deve avere. Fisico, insomma: «Noi abbiamo giocatori fortissimi. Poi è chiaro che nella partita vanno messe più cose, non solo le scelte dei giocatori. Ad esempio Frattesi è uno tra i più completi, perché ci mette un po' di tutto. Poi, in tutto questo lavoro che fa, può perdere un po' di pulizia di gioco. Zaniolo è fisico e ha buoni strappi, poi c 'è il continuo posizionamento, la maturità su pressione e attesa, la capacità di restare legato al blocco squadra: sono tutte cose che dobbiamo assolutamente fare per restare una squadra corta».
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