Gp di Cina, ottimismo Ferrari. Vettel: «Sarà un weekend giallo e...rosso»

Charles Leclerc e Sebastian Vettel
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Giovedì 11 Aprile 2019, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 18:24

Un Gran Premio di Cina per festeggiare le mille gare della Formula 1 in cui la Ferrari punta a brindare per il primo successo targato 2019. Una vittoria sfuggita in Bahrain solo per problemi di affidabilità e che a Shanghai sembra alla portata della scuderia di Maranello nonostante Sebastian Vettel preveda «una Mercedes più vicina» di quella vista sul circuito nel deserto di Sakhir. Stella d'Argento che, appurata la superiorità tecnica attuale della Rossa, punta a guadagnare il più possibile dal previsto antagonismo tra i piloti di Maranello: «Ci sono delle somiglianze, Sebastian è un quattro volte campione del mondo, così come due volte lo era Nando - graffia il campione del mondo Lewis Hamilton rispondendo ad una domanda sul fatto che la situazione di Vettel e di Charles Leclerc possa essere paragonata a quella tra lo stesso inglese e Fernando Alonso nel 2007 ai tempi in cui correvano per la McLaren - Ma questo non so se mi darà dei vantaggi, so invece che dovrò lottare contro entrambi perché sono tutti e due molto veloci».

Un campionato quello del 2007 vinto da Kimi Raikkonen che sfruttò anche il caos interno alla scuderia di Woking dovuto alla "guerra fredda" tra l'allora giovanissimo Hamilton e il più esperto spagnolo. Piloti Ferrari che oggi hanno assaggiato l'asfalto dello Shanghai International Circuit percorrendo a piedi i 5.451 metri del tracciato che ricorda la forma dell'ideogramma cinese «shang» che è alla base dell'etimologia del nome Shanghai. Vettel e Leclerc hanno incontrato i fan nella sessione autografi prima di parlare con i giornalisti nella hospitality della Scuderia Ferrari Mission Winnow. «Credo che questo sia un weekend importante e in molti mi hanno chiesto quale sia stata la gara che ricordo maggiormente da spettatore, prima di diventare pilota. Non ce n'è una sola: ricordo quella in cui Ayrton Senna vinse il Gran premio del Brasile (nel 1991). Ero un bambino e guardavo la Formula 1 con mio padre. Ricordo che fui colpito dal fatto che dopo la bandiera a scacchi il pilota era talmente affaticato che faceva fatica a reggersi in piedi. Le altre corse che ricordo bene sono quelle chiave della carriera di Michael Schumacher». Il quattro volte campione del mondo si è poi detto fiducioso in vista della gara facendo riferimento ai colori benaugurali tipici della Cina, che si possono ritrovare anche sulla sua SF90: «Credo che abbiamo una buona macchina, qui il rosso e il giallo portano fortuna: speriamo allora di vedere molto rosso e giallo domenica. È la terza gara in Cina e andiamo in condizioni diverse, vediamo cosa accadrà, mi aspetto che le Mercedes siano più vicine rispetto al Bahrain».

Quando davanti ai giornalisti si è seduto invece Leclerc, il pilota monegasco ha raccontato dell'atmosfera che c'è in squadra e dell'avvicinamento al Gran Premio: «Non abbiamo aspettative particolari per questa gara, attendiamo le prove libere e ne sapremo di più; dopo le qualifiche poi avremo le idee ancora più chiare.

Quello che posso dire di sicuro - ha aggiunto Leclerc - è che il clima nel team qui in Cina è molto buono perché ci portiamo dietro quanto abbiamo fatto in Bahrain. Credo che dobbiamo continuare con l'energia positiva che ci sta accompagnando e che potremo avere un risultato simile a quello che stava maturando in Bahrain prima del problema. È anche importante aver capito quale è stato il guaio a Sakhir e avere la consapevolezza che non dovrebbe ripresentarsi più».

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