Giro d'Italia, presentata la nuova edizione: si parte il 4 maggio 2024, arrivo a Roma il 26

La prima tappa sarà Venaria Reale-Torino

Giro d'Italia, presentata la nuova edizione: si parte il 4 maggio 2024, arrivo a Roma il 26
di Carlo Gugliotta
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 19:31

Si sta per alzare il sipario sulla nuova edizione del Giro d’Italia: venerdì 13 ottobre l’intero percorso sarà presentato nel corso del Festival dello Sport che è in corso di svolgimento a Trento. Il sipario sull’edizione numero 107 della corsa rosa verrà sollevato alle ore 18, ma nel corso dei giorni scorsi sono già state anticipate le prime quattro frazioni della gara che si svolgerà dal 4 al 26 maggio 2024. Sarà infatti il Piemonte a ospitare la grande partenza della corsa rosa, vinta lo scorso anno dallo sloveno Primoz Roglic. La prima frazione sarà la Venaria Reale-Torino, una tappa che si preannuncia aperta a varie soluzioni, anche perchè le forze in campo saranno fresche. Particolarmente impegnativa sarà invece la seconda tappa, che partirà da San Francesco al Campo per concludersi in salita a Oropa, 25 anni dopo l’impresa di Marco Pantani al Giro d’Italia 1999. La Novara-Fossano del giorno seguente sarà l’ultima interamente in territorio piemontese, in quanto poi il gruppo partirà da Acqui Terme per andare verso la Liguria.

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Tra le varie indiscrezioni che sono trapelate fino ad oggi sul percorso, sembra ormai certo un arrivo in salita a Prati di Tivo, ascesa celebre soprattutto grazie agli arrivi di tappa della Tirreno-Adriatico, dove vinse anche Chris Froome nel 2013. Il punto più a sud che dovrebbe essere toccato dal Giro d’Italia dovrebbe corrispondere al Vesuvio, mentre per ciò che concerne gli ultimi giorni di corsa è confermato un arrivo in quota a Livigno.
Per il secondo anno consecutivo, il Giro d’Italia dovrebbe terminare a Roma.

L’arrivo finale del 2023, con la partenza dal Colosseo Quadrato, il passaggio per Ostia e il circuito finale posizionato nel centro storico della Capitale, ha entusiasmato anche gli scettici. Dopo le polemiche del 2018, quando furono protagoniste soprattutto le buche, con tanto di neutralizzazione di una buona parte di tappa, quest’anno sono arrivati davvero molti consensi sull’arrivo a Roma. Rcs Sport ha siglato un contratto triennale con l’amministrazione capitolina: il gran finale, quindi, sarà ospitato ancora dalla Capitale, con una veste davvero istituzionale, visto che lo scorso maggio è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a premiare il vincitore Primoz Roglic.

Il circuito finale dovrebbe essere riconfermato, mentre non sappiamo se l’ultima tappa del Giro d’Italia toccherà ancora una volta le zone più periferiche. Intanto, si pensa già al 2025, anno del Giubileo, dove per l’ultima tappa potrebbe essere riproposta una cronometro simile a quella che ospitò l’apertura del Giro d’Italia del 2000, quando la frazione terminò in viale della Conciliazione.

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