ARIA DI COVERCIANO
Il ct della Nazionale, anche in pubblico, ha sempre sposato la strategia della Roma che, da qualche stagione, è tornata a puntare su giocatori italiani. Mancini chiamò Zaniolo addirittura prima che il classe ‘99 facesse il suo esordio in Champions contro il Real al Bernabeu, dove Di Francesco lo schierò nella formazione di partenza. Adesso a Trigoria la scelta è ampia: Zappacosta, l’ultimo arrivato, ha 4 presenze azzurre (3 dall’inizio) con l’attuale ct: 242 minuti giocati nelle prime partite della nuova éra (13 gare). Da settembre è uscito dal gruppo, anche perché ha riavuto spazio nel Chelsea di Sarri solo a fine stagione. Ma è pronto a entrare nel settebello giallorosso che già prevede Florenzi, Spinazzola, Mancini, Pellegrini, Cristante e Zaniolo.
BLOCCO TRICOLORE
Nessuna grande della serie A si presenterà in campo, da sabato prossimo, con almeno 4 italiani (e soprattutto azzurri) come accadrà spesso (e come minimo) alla Roma. Che già contro il Genoa utilizzerà contemporaneamente Florenzi, Cristante, Pellegrini e Zaniolo. E sono titolari aggiunti pure Spinazzola, Zappacosta e Mancini. La Juve campione, se de Ligt sfilerà subito il posto a Bonucci, schiera solo Chiellini; il Napoli si ferma a 3 con Meret, Di Lorenzo e Insigne proprio come la Lazio con Acerbi, Lazzari e Immobile e il Milan con Donnarumma, Calabria e Romagnoli; l’Inter si limita a 2 con Barella e Sensi e al massimo Conte può imitare Fonseca con D’Ambrosio, Candreva e Politano; l’Atalanta si accontenta di Gollini e Masiello.
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