Roma, da Kolarov a Cristante, ecco i rinnovi: il club va avanti aspettando Friedkin. E ora tocca a Pellegrini

Roma, da Kolarov a Cristante, ecco i rinnovi: il club va avanti aspettando Friedkin. E ora tocca a Pellegrini
di Stefano Carina
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Giovedì 9 Gennaio 2020, 09:30
Il doppio rinnovo di Kolarov (2021) e Cristante (che ieri ha ufficializzato il prolungamento dell’intesa con il club giallorosso sino al 2024) confermano l’operatività della Roma. Anche in una fase delicata come quella del passaggio di proprietà tra Pallotta e Friedkin, il quotidiano con vista sul prossimo futuro è sotto controllo dell’ala italiana che si divide tra Trigoria e viale Tolstoj, grazie all’operato della triade Fonseca-Petrachi-Fienga. Il portoghese per il campo, il ds nella gestione di un mercato che fatica a decollare ma che solo apparentemente è fermo (in quest’ottica, importanti le parole del tecnico: «Siamo attenti su tutti i fronti») e il Ceo/ad nell’indicare le linee guida ad una società che non risente, almeno per il momento, della mancanza di un punto di riferimento oltreoceano con il quale relazionarsi. Del resto, il piano industriale presentato a Friedkin proprio da Fienga nel suo breve soggiorno romano a novembre, non ha nascosto le difficoltà che il magnate texano incontrerà almeno sino al prossimo 30 giugno, al netto dell’aumento di capitale di 150 milioni già avviato (e di possibili nuove sponsorizzazioni). 
SCAMACCA DI RITORNO
L’obiettivo e la sfida del Ceo è nota: sistemare i conti nel giro di un paio di stagioni, mantenendo competitiva la squadra senza dover esser costretto a privarsi dei pezzi pregiati come accaduto in passato. Il nuovo proprietario è pronto a garantirlo. Per questo motivo il temporeggiare sul rinnovo di Pellegrini da parte del club, non deve preoccupare. Non è certo turbato il diretto interessato che ha recepito in modo positivo le ultime parole del Ceo. Tradotto: Lorenzo - senza mancare di rispetto agli altri componenti della rosa- ha apprezzato il fatto che ormai viene considerato come un qualcosa a parte, un elemento centrale e imprescindibile nel progetto tecnico e societario. Ergo, prima di sedersi ad un tavolo e discutere del rinnovo (attualmente scade nel 2022 ma a preoccupare è la clausola di 30 milioni, utilizzabile nel mese di luglio), la dirigenza italiana vuole avere un quadro chiaro di come potrà muoversi nelle prossime stagioni, presentandosi con un piano ambizioso per poi confrontarsi con il ragazzo e andare avanti insieme. Perché questa è la volontà della Roma che combacia con quella attuale di Pellegrini. A breve, sarà tutto più chiaro. Come il vice Dzeko: tra i giovani, piace Scamacca dell’Ascoli, ex giallorosso e di proprietà del Sassuolo.
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