Lazio, Pioli: «Vincere l’Europa League per cambiare la stagione». Marchetti: «Arriviamo in fondo e chiudiamo stagione senza rimpianti»

Stefano Pioli e Federico Marchetti
di Valerio Cassetta
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Mercoledì 16 Marzo 2016, 17:26 - Ultimo aggiornamento: 19:33

Formello - «Dobbiamo giocare da squadra, servirà ritmo, intensità e lucidità». Pioli ci crede. Alla vigilia della sfida contro lo Sparta Praga, ritorno degli ottavi di Europa League, il tecnico della Lazio, ha parlato in conferenza stampa:

Infermeria. «Gli infortuni ci sono, ma non ci piangiamo addosso. Ho una rosa importante e metterò in campo una formazione competitiva. Stiamo bene, sopratutto a livello mentale».

Mauri e Klose «Sono giocatori importanti per come vivono le partite, domani mattina deciderò la formazione. Danno tanto in campo e fuori, possono esser adatti per giocare domani. Klose ha grande esperienza internazionale e sa determinare alcune situazioni».

Djordjevic. «Ha avuto un problema alla schiena, si è bloccato la settimana scorsa, domani non credo che sarà disponibile, spero possa recuperare per domenica».

Sparta Praga e Galatasaray. «Difficile dire chi sia più forte. I turchi attaccano in un certo modo, ma in difesa concedono qualcosa in più. I cechi sono più difficili da affrontare, perché hanno qualcosa in più in entrambe le fasi, ma hanno punti deboli».

Konko. «Io sono sempre ottimista, ma devo aspettare l’allenamento di oggi. Mi auguro possa farcela in modo da avere più scelta domani».

Europa League. «Provare a vincere l’Europa League cambierebbe la stagione. Passare il turno ci darebbe fiducia e voglia per finire bene la stagione».

Lazio favorita. «L’1-1 dell’andata non deve farci cambiare atteggiamento. Entreremo in campo per essere propositivi, affronteremo gara con attenzione. Abbiamo convinzione nei nostri mezzi. Serviranno rimo intensità e lucidità Evitare errori. Dobbiamo giocare una partita precisa, facendo un calcio semplice e lineare. Dal punto di vista tattico dovremo essere molto compatti».

Cambio modulo. «Molto dipenderà dalla condizione di Konko e da chi giocherà terzino destro. Penso si possa mantenere un certo tipo di assetto. Il calcio è un gioco di movimento e noi dobbiamo muoverci bene».

Atteggiamento. «E’ una partita da giocare da squadra con molta attenzione, leggendo bene i momenti con lucidità, restando pronti a colpire».

Appello ai tifosi e giocatori. «Più siamo allo stadio e meglio è. Contiamo di essere in tanti per superare il turno, i tifosi sono un’arma in più. Vorrei assistere ad uno spettacolo di sport, lasciamo stare le altre situazioni. Ai giocatori dirò di pensare a giocare, hanno qualità per fare buona partita».

Insieme al tecnico, anche Federico Marchetti ha parlato in conferenza stampa, rispondendo ai cronisti: Sparta Praga. «La gara può dare un senso diverso alla stagione. Con il preliminare di Champions e con la Supercoppa non ci siamo tolti soddisfazioni. Servirà la giusta mentalità: attenti in fase difensiva, ma con la consapevolezza di poter colpire. Sarà tutto sulle nostre spalle, è una gara alla nostra portata. Loro non sono invincibili. A Praga abbiamo sofferto ad inizio gara, ma poi abbiamo dimostrato di essere superiori dal punto di vista tecnico».

Troppi gol nei primi 15 minuti. «Non li vivo bene, però quando un fatto si ripete abbastanza spesso, qualcosa c’è da migliorare. Non credo che domani sbaglieremo approccio, altrimenti vuol dire che non abbiamo capito niente».

Differenza con lo scorso anno. «Ogni stagione ha la sua storia. Non eravamo fenomeni l’anno scorso, non siamo da buttare oggi. Ci vuole equilibro. La scorsa stagione curavamo i dettagli con più tempo, due partite a settimana danno fastidio, ma ci abbiamo messo del nostro. Siamo concentrati per fare più punti possibili».

Rinnovo. «Non è stato un parto, ma quasi. Non perché le due parti non volessero trovarsi. La mia volontà è stata subito chiara, anche quella del presidente. Sui termini economici da concordare è passato qualche mesetto, ma poi tutto è andato liscio. Spero di chiudere stagione senza rimpianti».

Troppi cambi di formazione. «Giocare con compagni diversi non è un problema. Ognuno ha proprie caratteristiche, quando si va in campo bisogna essere lucidi».

Quarti di finale. «Sono un obiettivo, ma guardo avanti, spero di arrivare fino alla fine».

Europei 2016. «Ci credo, il mister mi aveva parlato chiaramente. Ci sono concorrenti e servirà una gran finale di campionato».

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