Lazio, Inzaghi protegge Immobile: «Non si abbatta, il gol tornerà»

Lazio, Inzaghi protegge Immobile: «Non si abbatta, il gol tornerà»
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 13 Marzo 2021, 07:30

Tutto bene quel che finisce bene. Inzaghi ringrazia Caicedo, ritrova il sorriso, la Lazio torna a vincere dopo le due sconfitte con Bologna e Juve e resta in scia della zona Champions, ma troppa sofferenza con il Crotone, ultimo della classe. Il tecnico, mai fermo durante tutta la partita, prova a prendere il lato positivo. «Una vittoria che volevamo a tutti i costi, tanti errori, ma alla fine la squadra ci ha creduto e ce l’abbiamo fatta meritatamente», dice l’allenatore. Ma si intuisce chiaramente che qualcosa lo disturba. La squadra comincia bene, va in vantaggio e amministra il risultato poi però i soliti errori di distrazione e cali di tensione. Non una volta, ma diverse, soprattutto ad inizio secondo tempo con l’ennesimo pareggio del Crotone. Qualcosa che non va c’è, ma forse nemmeno Inzaghi ha capito bene cosa sia. La Lazio non è più la stessa squadra dell’anno scorso, spigliata e continua, va troppo a corrente alternata nella stessa partita. Una situazione che va corretta in corsa. 
ROTAZIONI URGENTI 
La forte sensazione è che serve un cambio di rotta nella gestione delle risorse. Cercare di coinvolgere più giocatori.

Anche perché mercoledì prossimo c’è il Bayern Monaco e subito dopo una sfida delicatissima con l’Udinese. E pensare di affrontare le prossime due gare con gli stessi uomini, potrebbe essere un rischio. Un problema a cui Inzaghi penserà. «Abbiamo perso quattro partite ultimamente . Ci mancano i tre punti di Bologna. Abbiamo qualche punto di ritardo, anche perché avevamo abituato bene negli ultimi anni». Vero, ma c’è qualcosa di diverso che nelle precedenti stagioni a questo punto del campionato. Ed è lampante, visto che la squadra produce tanto ma raccoglie poco: «Abbiamo faticato, ho visto comunque la solita Lazio, che ha espresso un ottimo calcio e avuto tantissime occasioni. Errori? Si ce ne sono stati. Fares, ad esempio, non deve mai rinviare la palla, ma accompagnare l’avversario verso l’esterno. Troppi errori di distrazione. Caicedo? Lui sa la stima che provi nei suoi confronti”. Lultima è su Immobile, a secco da sei gare: «Deve credere in se stesso perché è la Scarpa d’Oro. Volevo far giocare Caicedo con Immobile e Correa, poi ho fatto altre scelte». 

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