Tutti i dubbi di Lotito, la Lazio resta appesa

Tutti i dubbi di Lotito, la Lazio resta appesa
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Venerdì 21 Maggio 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 10:04

Un silenzio assordante, quanto strategico. Lotito stringe a sé la Lazio, ma tiene tutto l’organigramma in bilico. Ha deciso d’adottare questo metodo stavolta per capire davvero cosa non sia andato. E tanti protagonisti stanno cadendo nel sacco. Non c’è solo Inzaghi sotto processo, anche Tare ha sbagliato. Il presidente è arrabbiato da novembre per il mercato, ha investito tanto e non può certo ritenersi soddisfatto. Sia per i frutti (non i risultati) dell’ultimo triennio, sia per come è stato gestito dal punto di vista tecnico. Sinora allenatore e diesse avevano fatto fronte comune al riguardo, ma in questa stagione qualcosa si è rotto. Non a caso, al di là delle dichiarazioni di fratellanza del duo, adesso si stanno voltando le spalle l’un l’altro di fronte a Lotito. Dopo Vavro, Muriqi (pagato 20 milioni) è il caso più spinoso, ma Tare quasi sicuramente alla fine salverà il suo posto: al massimo potrebbe essere “punito” con la detrazione della Primavera a favore di Bianchessi (suo “nemico” interno), ma l’albanese vuole conservare tutto il resto del controllo a Formello. Per questo da mesi, per scrollarsi la maggior parte delle colpe di dosso, spettegola in giro e a Lotito che Inzaghi sta flirtando con qualche corteggiatore sconosciuto. In realtà, arrivano solo smentite (Tottenham compreso) dal suo staff tecnico, ma il presidente vuole vederci chiaro, anche perché non ha gradito l’attesa sulla bozza di contratto offerta ormai a febbraio. 
CASTING
Ora si gioca sull’assenza di certezze alla Lazio. Tramontato l’obiettivo Champions, sarebbe potuto già andare in scena il fatidico incontro decisivo. Si sono visti più volte e hanno cenato insieme, Inzaghi e Lotito, ieri erano di nuovo a stretto contatto dopo la visita della sindaca Raggi col figlio, eppure non è stato ancora fatto un punto né è stato messo nero su bianco. Adesso si aspetta l’ultima gara col Sassuolo, ma il presidente – dopo averlo fatto all’inizio – non sta più smentendo nessun rumors sul futuro. Tutto fa brodo in questo momento, si parla d’incontri segreti e casting a partire da lunedì prossimo affinché tutti possano uscire allo scoperto. Per carità, Gattuso era ed è un suo pupillo, probabilmente in pole position nel caso in cui con Simone arrivasse il definitivo divorzio. Ma occhio anche all’ex Mihajlovic, che potrebbe ridimensionare il potere (e questo non dispiace al patròn) di Tare nello spogliatoio, ma prima bisognerebbe far rientrare fra i due un vecchio litigio mai ricucito. 
RIBASSO
In lizza anche De Zerbi e la suggestione Conceicao.

I tifosi si dividono. Tutto è ancora in ballo e, nonostante sia fondamentale programmare subito, può essere utile prendere tempo anche dal punto di vista economico. Era stato stretto un patto per la Champions. Inzaghi avrebbe ricevuto il riconoscimento richiesto (in termini di soldi) a obiettivo centrato. Senza gli introiti del quarto posto, Lotito può e deve giocare al ribasso. Se Simone non ha alternative sul piatto ed è vero il suo amore sbandierato, deve accettare così (a 2,5 milioni per due anni più opzione per un altro) il rinnovo. Il mister e Tare avevano ricevuto carta bianca nell’ultimo mercato, ora Lotito è pronto a una rivoluzione di suo pugno. Se sarà necessaria una cessione big, non vuol sentire più nessun mugugno. Conta il bene del bilancio e della Lazio. Già si era impuntato la scorsa estate con alcuni tagli nello staff medico, è pronto a riprende in tutto il pieno controllo. E’ evidente che qualcosa sia andato storto, per questo ora tiene appesa la Lazio. O si è convinti di correggere tutti insieme il tiro oppure le deleghe del numero uno saranno affidate a un nuovo ciclo. Le riflessioni sono ancora in corso. 

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