STORIE D'AMICIZIA E DI LITI
Non gliene vorrà sicuramente l'amico Preziosi. I due si stimano da anni, sono in sintonia sulla politica sportiva e amano scambiarsi i giocatori: da Behrami (acquistato per metà in prima battuta dal Verona, poi proprio dal Genoa), Biava, Floccari, Konko, Sculli e Matuzalem. Oltre alle tante trattative non andate a buone fine. Proprio i trasferimenti di Sculli e Matuzalem hanno fatto parecchio discutere. Il centrocampista italiano, tuttora tesserato con la Lazio e stipendiato da Lotito con un ingaggio di un milione d'euro fino al 2015, in settimana ha acceso gli animi dei laziali, manifestando il suo amore per i colori rossoblù e confidando nell'ennesima vittoria genoana (sarebbe la settima di fila). Parole che hanno dato fastidio ai tifosi e alla società che forse multerà il calciatore. C'è poi il caso Matuzalem, che nel febbraio del 2013 fece un bruttissimo fallo su Brocchi, costringendo il giocatore a concludere la carriera. Qualcuno, insinuò poi, che si trattò di un gesto di rivalsa perché l'ex milanista si sarebbe opposto al suo reintegro in squadra.
TORMENTI E TABÙ
Lazio-Genoa è anche la partita finita nel ciclone del calcioscommesse, quella disputata il 14 maggio del 2011 e terminata 4-2 per i laziali. Un risultato che finì nell'inchiesta sul calcioscommesse, che portò alla squalifica di Mauri, fermato per sei mesi per omessa denuncia. La stessa sfida, qualche mese dopo, a settembre, è da ricordare per le dimissioni di Reja, poi respinte da Lotito e dalla squadra, alla vigilia dell'incontro, dove i biancocelesti poi vennero sconfitti in casa. Ed è proprio da quel giorno che va avanti una maledizione che non la Lazio non riesce ad interrompere: sei sconfitte di fila. Un tabù che i ragazzi di Pioli vogliono assolutamente sfatare per riprendersi qualche rivincita, ma anche per cominciare a volare.