PERCORSO SIMILE
Se il Cska non vince, entrerebbero all’Olimpico già qualificate. Non è, però, tempo di accontentarsi nel loro 12° incrocio (sempre in Champions). Perché, anche se in palio c’è il primato nella fase a gironi, la Roma e il Real non vivono questa stagione da big. I campioni d’Europa (hanno alzato il trofeo 13 volte, le ultime 3 consecutive) sono al 6° posto nella Liga e a 3 punti dal 4°; i giallorossi, nella scorsa edizione entrati tra le migliori 4 del nostro continente, sono solo al 7° posto in campionato e a 4 punti dalla Lazio quarta. Posizione identica e scomoda: fuori dalla zona Champions. Addirittura i blancos hanno perso più partite (7 contro 5) dei rivali di serata. Così il presidente Perez, a fine ottobre dopo la manita incassata nel Clasico, ha deciso di sostituire Lopetegui, capace di perdere in meno di 5 mesi il posto da ct della Spagna e da entrenador madridista, con Solari. Proprietà scontenta, a Madrid come a Boston. Pallotta, già da metà settembre, ha cominciato a pensare al successore di Di Francesco. Adesso è lui a rischiare l’esonero: imbattuto nelle 8 gare interne di Champions (7 successi di fila e 1 pari), non può sbagliare stasera e nemmeno domenica, sempre all’Olimpico, contro l’Inter.
FORMULA PRUDENTE
La rosa dimezzata non lo aiuta: assenti annunciati De Rossi, Perotti, Pastore e Lorenzo Pellegrini, e in dubbio pure Dzeko (stop in allenamento per l’indurimento alla coscia, già accusato prima di Udine). Tra i 21 convocati, il giovane erede Celar: il centravanti titolare, a digiuno da più di un mese (7 match, comprese le ultime 2 con la Bosnia), può ancora far spazio a Schick (3° match di fila). Di Francesco, preoccupato dalla fragilità difensiva, recupera Olsen e Manolas, prova la linea a 3, mossa usata per eliminare il Barça ad aprile (non andò bene nella semifinale ad Anfield contro il Liverpool e il 31 agosto a San Siro contro il Milan, e pensa al doppio terzino sul lato destro del 4-2-3-1, Santon basso e Florenzi alto. Forfait pesanti pure per Solari: Navas, Nacho, Reguilon, Odriozola e Casemiro. Nel 4-3-3 c’è da scegliere il regista: Ceballos cerca di difendere il posto. E Isco di tornare titolare nel tridente con Benzema e Bale.
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