Juan Jesus: «La Juventus? Siamo vicinissimi... Possiamo arrivare a traguardi importanti»

dal nostro inviato 
PINZOLO Juan Jesus, una anno dopo. Lo scorso anno è calato nel ritiro di Pinzolo da Riscone di Brunico, sede della preparazione dell'Inter, che non vedeva l'ora di lasciare per raggiungere proprio la Roma. Eccolo ancora, dodici mesi esatti dopo e soprattutto all'indomani di una stagione in giallorosso vissuta tra luci ed ombre. Jesus torna a giocarsi il posto, la concorrenza potrebbe essere addirittura maggiore rispetto allo scorso anno.

Bilancio del passato e prospettive. «Ho cominciato così e così e sono il primo ad ammetterlo. Sono sempre stato professionista e persona per bene e ho incassato le critiche. Dadicembre ho trovato maggiore fiducia e quest'anno non sarà diverso. Proverò ad aiutare la Roma a raggiungere gli obiettivi». 

Di Francesco e i consigli. «Ti chiede la postura, la posizione del corpo. Pronto a scappare o a salire».

Gonalons. «Ho giocato contro di lui in Roma-Lione. E' un centrocampista fortissimo, sa gestire bene la palla. Ci aiuterà tantissimo«.

Gerarchie in difesa. «Restano tutti difensori forti. Moreno lo conosco, ci ho giocato contro nelle Olimpiadi. Non ci sono gerarchie preconfezionate. Chi sta meglio gioca».

La sinistra è vuota. «Io sono disponibile, sono pronto ad aiutare la Roma sia come terzino sia come centrale. L'ho sempre fatto, ma sono pronti tutti non solo io».

Spalletti all'Inter. «Credo sia l'uomo giusto per quella piazza. E' uno pronto, ha carattere, saprà affrontare tutte le difficoltà».

Mentalità Roma e Juve. «La Juve sembra una macchina, a noi manca pochissimo. Possiamo migliorare e arrivare a traguardi importanti».

La difesa alta di Di Francesco. «A lui piace giocare con la difesa alta e aggressiva. A me piace perché posso sfruttare la velocità e la forza. Io mi trovo bene sia in una difesa a tre sia in una difesa a quattro».