SENZA QUALITÀ
La gara numero 800 della storia azzurra non è dunque da ricordare. Non c'è, però, da sorprendersi per l'ennesima prova opaca e mediocre dell'Italia. Che, di questi tempi, non è squadra. E non ha eccellenze nei ruoli che contano. Il turnover è stato limitato: il ct, senza nemmeno un playmaker tra i 25 convocati, si limita a qualche aggiustamento. E il principale è tattico. Solo 3 novità, dunque, da Torino a Scutari: entrano Spinazzola a sinistra, con Darmian spostato a destra, Candreva ed Eder. Due dei tre esclusi vanno in tribuna: Barzagli, indisponibile per un affaticamento muscolare, e Verdi. Il terzo è Zappacosta che finisce inizialmente in panchina. Ma è il sistema di gioco a separare la gara di venerdì scorso contro l'Albania da questa contro l'Albania. Accantonata, per il momento, la difesa a 3 che piace ai senatori, per il ritorno al 4-2-4 che resta il preferito di Ventura. La Nazionale, però, è convalescente e si vede da come si comporta. Timida e scolastica, si abbassa con due linee e rinuncia al pressing. Eder e Immobile vanno per conto loro. A centrocampo c'è il vuoto o quasi. Lì l'Italia è vulnerabile. Gli assenti, del resto, hanno sempre ragione: Verratti, De Rossi, Pellegrini e, volendo, Marchisio.
SCARSA EFFICACIA
L'atteggiamento, almeno nelle intenzioni, è sembra un po' più propositivo, proprio per la presenza di Eder accanto a Immobile. Insigne è vivace. Ma non è bastato a spaventare l'Albania che, ordinata nel suo 4-1-4-1, ha azzerato i rischi nella prima parte. L'unica chance azzurra, il sinistro di Immobile respinto da Berisha. Poco per prendersi subito i 3 punti. Manca la velocità nel palleggio, scontato e inutile, tant'è vero che le uniche azioni decenti arrivano da giocate in proprio. La prima mossa di Ventura, Zappacosta per Darmian, coincide con la chance migliore dell'Albania. Così, a tenere in partita la Nazionale, è addirittura Buffon che respinge su Grezda. Il regalo del terzino Agolli, salto a vuoto sul cross di Spinazzola, permette a Candreva di fare centro in libertà. E all'Italia di vincere l'ultima gara del gruppo G e di essere testa di serie.
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