Italia, undici metri di amarezza: alla lotteria i tedeschi sono più fortunati

L'errore decisivo di Darmian
di Alessandro Angeloni
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Domenica 3 Luglio 2016, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 09:13

dal nostro inviato BORDEAUX Alla fine, che vuoi dire? Sfortuna. Quella cosa che ti morde e tu non hai difesa. Ti tieni il morso e basta. Jella, sfiga. Quando perdi ai calci di rigore dopo aver sfiorato il sogno, non resta che questa, la sfortuna maledetta. Il rigore una volta dà e una volta toglie, stavolta ha tolto e ha procurato la rabbia e le lacrime del capitano Gigi Buffon, che credeva davvero di essere poter superare ancora una volta la Germania ma alla fine è uscito dal Nouveau di Bordeax con gli occhi lucidi. Il rigore una volta dà e una toglie, vedi Bonucci, che segna quello nei novanta minuti e sbaglia quello dopo i supplementari. 

Conte ha azzeccato tutto in questo Europeo, ma alla fine ha sbagliato la scelta dei rigoristi. Dentro Zaza a pochi secondi dalla fine: errore. Fallito pure il tiro di Darmian, che aveva sostituito, e bene, l'esausto Florenzi, ma in quel momento ai tiri di rigore, Antonio, non ci pensava, perché la partita la voleva vincere prima e per poco non ci riusciva e nessuno avrebbe gridato al miracolo. Sfiga, solo sfiga, invece. Non c'è niente da fare. L'altro entrato Insigne aveva solo portato quel briciolo di illusione, che faceva allargare la forbice del sogno dopo il primo tiro dagli undici metri infilato alle spalle dell'istrionico Neuer. L'Italia saluta la Francia con onore, ha passeggiato a testa alta in questo Europeo facendo innamorare un popolo, che voleva il talento e ha ritrovato una squadra unita e forse la voglia di Nazionale. Una squadra che non avrà più Conte, il vero fuoriclasse di questo gruppo. Peccato che lui non abbia potuto tirare il calcio di rigore. Ma ripenserà sempre a questa notte maledetta di Bordeaux. E un giorno, così ha detto, tornerà.   
 

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