«L'Europa League è una mini Champions. Devi avere molte qualità ed esperienza per vincerla» aggiunge Fonseca allo spagnolo As, soffermandosi anche sui riferimenti professionali: «Ho il mio modo di allenare e cerco di non essere una copia di nessuno. Mourinho è e continua ad essere l'allenatore di riferimento per tutti i portoghesi. Ma a livello di gioco ho sempre detto di essere un grande ammiratore di Guardiola. Non ci sarà quasi nessuno come Guardiola nel prossimo futuro». La sua Roma ha cambiato «molti giocatori da quando sono arrivato, sono arrivati giovani, calciatori che volevano crescere a livello superiore. E' vero che abbiamo tenuto uomini esperti come Dzeko o Kolarov, ma abbiamo una squadra di tanti giovani. Se a questa squadra viene data continuità, può diventare molto forte in futuro». L'obiettivo è avvicinarsi alla Juve, dominatrice assoluta per un decennio. «Ci sono due possibilità per essere più forti. Investire come la Juve e l'Inter, ma la Roma non ha questa possibilità in questo momento, o dare continuità e fare un lavoro per impostare il futuro - conclude Fonseca - Questo è il nostro modo. Scommettere sui giovani, che acquisiscono esperienza e attraverso la continuità del loro lavoro, fare ciò che l'Atalanta ha fatto: essere più vicini ai primi e poter lottare per il titolo»
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