Per l’ex allenatore dell’Empoli (freddezza nei suo confronti da parte del pubblico) c’è ancora tanto da lavorare: a centrocampo Valdifiori - applaudito al suo ritorno da avversario al Castellani, insieme a Hysaj - è sembrato un fantasma. Spesso ignorato dai compagni. Mentre la difesa del Napoli ha mostrato i soliti vecchi imbarazzi: per inciso dopo 270 minuti sono già 6 le reti subite.
Giampaolo che aveva accarezzato il sogno di portare via punti anche a Milano, finalmente si è schiodato da quota zero in classifica: l’Empoli gioca un bel calcio, fatto di idee e intensità. Ed è guidato da Saponara - gol e assist per lui - davvero un altro rispetto alla parentesi sfortunata di Milano.
E’ stato Pucciarelli con un colpo di tacco meraviglioso a liberare in apertura Saponara: il trequartista è volato verso Reina e ha segnato di sinistro.
Subito dopo Gabbiadini ha appoggiato a Insigne, gran botta ed 1-1. Il Napoli avrebbe dovuto approfittare di questa rete per rimettersi in partita e invece è stato l’Empoli a dominare in ogni zona. I toscani sono tornati subito in vantaggio: Saponara ha sfondato facilmente in area del Napoli, forse la palla ha anche toccato il suo braccio - i giocatori di Sarri hanno protestato e il diesse Giuntoli è stato espulso dalla panchina -, ha servito Pucciarelli che è stato abile nel metterla dentro.
Nella ripresa il Napoli è migliorato, sostenuto anche da Insigne: ha trovato subito il pareggio con Allan - nuovo assist di Gabbiadini - e ha insistito. Sarri ha alzato il baricentro inserendo Callejon e Mertens, giocandosi il tridente. Jorginho al posto di Valdifiori è stato più lucido. L’Empoli ha avuto solo una chance con Maccarone, mentre Higuain - su un ottimo spunto di Insigne - ha sfiorato la rete e dopo in coppia con Callejon non ha sfruttato un liscio della difesa empolese. Al 51’ Skorupski ha respinto un missile di Hamsik. Ma il pari alla fine ha rispettato le dinamiche della gara.
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