Nuoto, via ai Campionati invernali: a Riccione Paltrinieri e Ceccon preparano le Olimpiadi

Tanti azzurri da domani a giovedì nella vasca lunga di Riccione

Nuoto, via ai Campionati invernali: a Riccione Paltrinieri e Ceccon preparano le Olimpiadi
di Piero Mei
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Lunedì 27 Novembre 2023, 17:29

C’è chi ci pensa, e può, e chi lo sogna, e questo è per tutti: 748 nuotatori (387 maschi e 361 femmine) saranno in gara da domani a giovedì nella vasca lunga di Riccione per i Campionati Invernali di nuoto. Il pensiero e il sogno è in numeri: quelli del crono che li qualificherebbe per i prossimi mondiali di Doha (febbraio) e, meglio ancora, per Parigi 2024. In un calendario così scombiccherato, con campioni del mondo che scadono precocemente (gli ultimi lo sono diventati a luglio) manco fossero uno yogurt, sapere per tempo il proprio programma può allentare la tensione e migliorare l’approccio. Perché, oltre ai due grandi eventi già citati, ci sono poi gli Europei in vasca corta (a giorni: cominciano il 5 dicembre a Otopeni, Romania) e quelli in vasca lunga, che non si sa ancora né quando né dove. Tranquilli, ragazzi: questi gli sceicchi non possono comprarli, l’Europa non è sconfinata fin laggiù…, anche se il calcio ci porta le sue coppe e supercoppe.

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Nove dei 748 ai blocchi (1638 presenze gara) per Doha si sono già prenotati: sono i finalisti di Fukuoka 2023, quei mondiali di luglio.

Sono Gregorio Paltrinieri (800), il fantasista multitasking Thomas Ceccon (50 farfalla, 50 e 100 dorso), Simona Quadarella (800 e 1500), Nicolò Martinenghi (50 e 100 rana), Sara Franceschi (400 misti), Benedetta Pilato (50 rana), Anita Bottazzo (50 rana), Alberto Razzetti (400 misti) e Leonardo Deplano (50 stile). Ma Parigi, o cara… I 50 non sono olimpici (se non nello stile libero) e dunque qualcuno vorrà buttare l’ansia fuor d’acqua e prendersi già il viaggio per la Ville Lumière: si pensa specialmente a Pilato ed ai 100 rana, anche perché può esserci forte concorrenza e il biglietto obliterato per primi garantisce il posto.

Greg comincia subito: domani è già serie veloce dei 1500. Non andrà agli Europei in vasca corta, segue un suo percorso tra vasca e mare verso Parigi, Doha sarà la prova generale delle sue fatiche di Ercole. Ci si fida di Paltrinieri (e del suo coach di adesso, Fabrizio Antonelli: i due sono simbiotici) e le sue scelte hanno smpre portato a qualcosa, a volte di “scontato”, altre di “eroico”. Il programma di Ceccon è il solito rebus: anche lui sa cosa e quando farla. Ha talento quant’altri mai. Dorso? Farfalla? Mischiare tutto nei misti? Lo stile libero con i 100 che sono il vello d’oro d’ogni nuotatore? E poi quella voglia alla Sinner di essere il leader della staffetta che già ha regalato all’Italia inimmaginabili soddisfazioni. Il vicentino è pronto a tutto.

 

Simona Quadarella verso Doha sa di avere un’occasione: Ledecky, che mette mezza vasca e di più fra il suo tocco alla piastra e le avversarie, non farà i mondiali, come tanti americani. La squadra Usa è scarna (18 nomi, 5 le donne) perché dalle loro parti i mondiali sanno di poco rispetto alle Olimpiadi e prima ancora ai Trials che qualificano (giugno a Indianapolis), la vera tagliola che tante volte li ha portati a strafare lì e ad andare in surménage per i Giochi. Ma hanno una tale quantità di potenziali campioni da poterselo perfino permettere. Sarà battaglia navale a Riccione per i posti nelle staffette (non previste qui): c’è, specie nel settore maschile una certa abbondanza e la scrematura non sarà facile. I ragazzi dovranno vender cara la pelle. Un po’ quel che capita nello stagno delle rane, specie al femminile, nel quale Pilato non è certo sola e, fortunatamente, la gara è in casa prima ancora che fuori.

A Riccione le batterie (si disputano a serie solo le lunghe distanze) saranno alle 9,30, le finali alle 17,30. Occhio a quei giovanissimi nuotatori che riusciranno a distriscarsi fra la scuola e lo sport, che dovrebbero andare a braccetto e invece… Detto degli americani e per guardare a Doha (non andranno neppure i nomi buoni del rumeno Popovici e del francese Marchand, e pure l’Australia e il Canada s’annunciano “decapitati”) c’è da segnalare ancora il no ai russi, i quali si sono appena esibiti nei loro campionati nazionali in corta. Forti come al solito, ma per ora tenuti fuori dalle competizioni internazionali per via della guerra con l’Ucraina, che sembra ai Poteri Forti dello sport mondiale la sola guerra in corso: ma ce ne sono, dicono le ricerche più aggiornate, altre 58.
Programma e iscritti di Riccione sul sito www.federnuoto.it.

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