La Isinbayeva ammette di essere rimasta «scioccata» dalla portata della vicenda che vede coinvolta l'atletica russa, ma insiste sulla necessità di una distinzione tra chi bara e chi gareggia senza ricorrere a scorciatoie. «Ho l'impressione che doveva essere presa una decisione senza guardare ai dettagli -sottolinea-.
Gli atleti che non sono collegati allo scandalo e che non hanno mai avuto problemi con la Wada dovrebbero continuare ad allenarsi, a competere e ad agire come un modello per i giovani. Ma quegli atleti che hanno violato le regole devono affrontare le conseguenze delle loro azioni». «È necessario fare una chiara distinzione -conclude-. Il doping è un problema in tutto il mondo, ecco perché dobbiamo risolverlo insieme».
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