IL LUTTO
La sua tranquillità è stata sconvolta dalla tragica scomparsa del fratello in un incidente stradale, proprio il giorno in cui a Kitzbühel dovevano dedicargli una cabina dell’ovovia. Dopo la delusione olimpica di Sochi 2014, la successiva stagione Paris aveva vinto il superG sulla Streif, ma poi si era arenato col resto della squadra ai Mondiali di Beaver Creek. Nulla da fare ai Mondiali anche nel 2017 a St. Moritz e bocca asciutta pure alle Olimpiadi di Pyeongchang lo scorso febbraio, dove è stato quarto in discesa staccato di 36 centesimi dal bronzo. Incostante nei grandi appuntamenti, costante lungo la stagione: nelle ultime sette annate ha sempre conquistato almeno una vittoria. Magico il 2015-16, col sesto posto nella generale e il secondo in discesa alle spalle del collega Peter Fill. L’estate scorsa la sua maturità è stata corroborata dalla paternità. La compagna Kristina gli ha infatti regalato il piccolo Niko. Uomo di poche parole, Paris preferisce cantare e non rilasciare dichiarazioni. Da qualche anno è infatti il vocalist del gruppo metal “Rise of voltage”. Hanno già inciso un cd e in estate cominceranno i concerti.
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