Dicevamo della corsa iniziata subito con una fuga innescata proprio da Shalunov e formata da nove corridori che poi, quando mancavano 3 giri al traguardo, si è spenta con i fuggitivi ripresi dal gruppo mentre proprio il campione russo dava il via alla sua azione più importante che lo avrebbe portato al traguardo da vincitore. A nulla è valso il tentativo del gruppo di fermare la fuga come inutile è stato il tentativo di Tocchella che ha provato a riprendere la ruota di Shalunov. La volata del gruppo si è concentrata per assegnare il secondo e il terzo posto.
Il Gran Premio della Liberazione, giunto alla sua edizione numero 69, è un pezzo importante della storia sportiva romana e un appuntamento al quale tanti appassionati di ciclismo e semplici curiosi si interessano ogni anno. Questa corsa, definita anche il mondiale di primavera e riservata agli under 23, è un vero trampolino di lancio per i giovani corridori. Infatti, chi vince questa gara di solito nella stagione successiva entra a far parte delle squadre dei professionisti.
Tanti sono stati i giovani talenti che hanno corso sulle strade della città eterna. Tra questi non si può dimenticare Gianni Bugno che ha conquistato il podio nel 1985 e poi Goss nel 2006, Modolo nel 2009 e Trentin nel 2011, il corridore che lo scorso anno ha vinto una tappa del Tour de France.
Il Liberazione, che lo scorso anno ha vissuto momenti di crisi a causa della situazione economica che purtroppo ha colpito molte corse portandole alla chiusura, in questa edizione si è rinnovato tornato a splendere nuovamente grazie anche alle tante iniziative che ci sono state, come il Trofeo Lazzaretti dedicato ai giovanissimi.
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