Moscon salta in sella: «Prima Strade bianche e poi sogno... in rosa»

Moscon salta in sella: «Prima Strade bianche e poi sogno... in rosa»
di Francesca Monzone
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Martedì 5 Marzo 2019, 10:57
 Se il ciclismo su strada per l’Italia non è stato brillantissimo nel 2018, la stagione appena iniziata potrebbe essere illuminata da un vero talento: Gianni Moscon, il fenomeno del Bel Paese che tutti aspettano sabato prossimo a Strade Bianche, la prima classica di stagione. «Strade Bianche non è una semplice corsa, è un autentico sogno. È la classica che mi piace più di tutte». Il corridore trentino, quinto nella prova in linea all’ultimo mondiale e campione italiano a cronometro, ha fatto delle prove contro il tempo una sua caratteristica, ma crescendo, ha dimostrato di avere talento per le classiche e la corsa Toscana, potrebbe segnare il suo primo successo di stagione. «Mi sono preparato bene questo inverno e le classiche sono il mio obiettivo principale. Sarebbe bello vincere Strade Bianche perché è una corsa dal sapore antico e fino a oggi solo un italiano, Moreno Moser, è riuscito a vincerla: vorrei essere il prossimo».
DIMENTICARE PARIGI
Per lui il 2018 è stato segnato dalla squalifica al Tour de France per aver colpito un altro corridore. Finito lo stop subito la nuova partenza. Dopo le scuse pubbliche la stagione si è conclusa con la vittoria al Guangxi Tour e ora la voglia di vincere ancora è tanta. «Dopo Strade Bianche farò la Tirreno-Adriatico e poi tutte le classiche in Belgio. Ho lavorato tanto per queste corse e poi sarò al Giro d’Italia. Mi sono concentrato tantissimo sul peso per poter essere veramente competitivo». Con i propri preparatori Gianni ha elaborato una dieta specifica, che gli permetterà di affrontare le corse in Belgio con un buon peso che poi diminuirà gradualmente per la corsa rosa. 
CORSA IN CASA
Il Giro d’Italia, per il venticinquenne della Sky, è l’altro obiettivo importante del 2019. «Il Giro quest’anno ha un percorso innovativo - spiega - e per vincerlo devi avere determinate caratteristiche, perché ci saranno tre prove a cronometro e le salite non saranno tantissime come negli anni passati». Lui, che nelle prove contro il tempo ha vinto un bronzo a squadre al mondiale di Bergen nel 2017 e due titoli italiani, in questa specialità riesce a far emergere le sue caratteristiche e al Giro c’è il desiderio di indossare la maglia rosa alla fine di una di queste prove. «La voglia di fare il Giro era veramente tanta e noi abbiamo un legame unico con questa corsa. Vincere una tappa sarebbe già un bel risultato e ci sono le cronometro dove potrei tentare di indossare la maglia rosa». 
AVVIO FAVOREVOLE
Per Moscon i primi dieci giorni di corsa al Giro non saranno impossibili ed è proprio su questa parte che si concentrerà. La Sky punterà su una squadra giovane e con il trentino ci saranno anche Bernal e Puccio e poi Thomas, il vincitore dell’ultimo Tour de France, che sarà un faro per la corsa. «Saremo sicuramente molto competitivi e abbiamo molti corridori forti che possono fare bene. Thomas sarà il punto di forza, ma ci sarà spazio anche per gli altri». La tappa dell’Aquila con la salita a Popoli e lo strappetto finale, Moscon la considera una vittoria possibile, mentre per lui, la corsa rosa si deciderà nel tappone alpino da Lovere a Ponte di Legno, quando nei 226 chilometri di corsa si scaleranno Gavia e Mortirolo.
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