La campionessa Bebe Vio e la consapevolezza di essere donna

Bebe Vio (Foto Paolo Pirrocco - Agenzia Toiati)
di Valentina Venturi
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Giovedì 26 Novembre 2020, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 10:39

Bebe Vio riassume in sé lo sport, la voglia di vivere e la consapevolezza di essere donna. Per questi motivi - e non solo - ha ricevuto il premio “ReWriters 2020”, un simbolico sanpietrino, inventato da Marco Duranti e consegnato dalla curatrice Cristiana Meloni. Il riconoscimento nasce da un’idea di Eugenia Romanelli che ha dato vita a “ReWriters”, un movimento culturale indipendente che attraverso gli articoli di grandi firme riscrive l’immaginario della cultura contemporanea, nel suo senso più ampio.

«Grazie mille - ha dichiarato la campionessa mondiale ed europea in carica di fioretto individuale paralimpico - è una cosa molto importante e poi è figo come premio! Nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa con lo sport e la vita in generale per la cultura della disabilità.

Il concetto di “poverino” è quello che vogliamo cambiare di più».

Vio con l’Associazione “art4sport”, sta cambiando la percezione che il mondo ha della disabilità e sta riscrivendo la storia dello sport: «Con la Onlus vogliamo aiutare tutti i ragazzi con amputazioni a fare sport fornendo stampelle, carrozzine o protesi. Per ora ci seguono 38 ragazzi dai 3 anni ai 30. La figata è che attraverso lo sport un ragazzo con disabilità cambia il suo modo di vivere».

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