Aspettando la discesa in campo ufficiale di Baku, chi ha già fatto il primo passo cerca di fare bella figura. Hanno cominciato i tedeschi (Amburgo) con una cena nella loro ambasciata in Azerbaigian, hanno poi continuato i francesi (Parigi) con un mega ricevimento sul lungo mare.
Il Coni non si è fatto attendere, così a Casa Italia sono arrivati più di cento ospiti internazionali, tra i quali presidenti dei comitati olimpici europei, numeri uno delle federazioni nazionali e soprattutto una ventina di membri del Cio, coloro che tra poco più di due anni voteranno per assegnare i Giochi 2024. Tra gli altri erano presenti Valery Borzov, Anita DeFrantz, Claudia Bokel e Tony Estanguet. “Non mi aspettavo così tante persone, è molto importante il rapporto con i nostri concorrenti tedeschi, francesi e americani”, ha spiegato il presidente del Coni Malagò.
La serata è stata all’insegna delle eccellenze del made in Italy. Mentre sui monitor scorreva il video del centenario del Coni e in sottofondo giravano musiche di Ennio Morricone, ai tavoli venivano serviti fusilli di Gragnano al ragù, polpette ripiene di eccellenze campane e parmigiana di melanzana. “La competizione dovrà essere all’insegna del fairplay, come d’altronde è lo sport”, ha aggiunto Malagò, evidenziando come la votazione prevedrà più tornate e quindi “anche il secondo o il terzo amore possono essere importanti”.
Sin qui la politica, tornando allo sport agonistico, la seconda giornata di finali ha regalato all’Italia la terza medaglia d’argento nel karate. Merito del ventiduenne veneto Mattia Busato nel kata, ossia le forme, specialità diversa quindi dal kumite, il combattimento, dove sabato erano saliti sul podio Maresca e Busà.