Il racconto. Perché dire “Io muoio d’amore per te”, invece di dire “io vivo d’amore per te?”. Semplice: “perché l’amore… t’ammazza!”. Sono passati tre mesi esatti da quando Corrado (interpretato da Alessandro Parrello venerdì 6 e da Michele Botrugno sabato 7 aprile) ha chiesto a Beatrice di sposarlo e tutto ciò che lei è riuscita a rispondergli è stato: “No. Non lo so. Comunque… Grazie!”. Lui l’ha pregata di pensarci e di tenere l’anello, ma poi è sparito nel nulla. Beatrice è distrutta dai dubbi: perché non ha risposto “Sì”? Non lo amava? O semplicemente non è proprio portata per i rapporti di coppia? Comincia quindi a ripercorrere la sua vita, ricordando tutti gli uomini più importanti che ne hanno fatto parte, entrando di volta in volta in quelle stanze della memoria da cui spuntano fuori i divertenti fantasmi degli amori passati. Dal bambino per cui aveva una cotta alle elementari, (e che riempiva di botte dall’inizio alla fine della scuola), fino ad arrivare all’apparentemente perfetto Corrad,o che la vorrebbe in sposa. Ma se Corrado era davvero così perfetto perché lei non ha accettato la sua proposta di matrimonio? Perché quando una storia finisce si ricordano solo le cose belle, invece di concentrarsi su ciò che non andava? Tra depressioni e picchi d’entusiasmo Bea riflette ad alta voce, in modo ironico e irriverente, sulla realtà che la circonda, su sé stessa, sull’amore. Un vero e proprio flusso d’in-coscienza interrotto dai ricordi del suo passato. Una sorta di stand-up comedy involontaria… dove il pubblico, empatizzando con la protagonista, ride insieme a lei dei suoi maldestri tentativi di vincere la solitudine e concedersi all'Amore, quello vero.
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