Ma Vasco l'ha voluto fortissimamente, ed è stata una notte magica per i 35 mila della Fiera. «Ciao Cagliari, ciao Sardegna, finalmente in Sardegna! Benvenuti, bentornati», sono le prime parole del Blasco: fa caldo e c'è ancora la luce del sole quando, alle 21 in punto, fa il suo ingresso sulla scena. E che scena, una mega produzione targata Live Nation. Un palco di 100 metri di larghezza e 33 d'altezza, il cuore della scenografia sono i 700 mq di giganteschi schermi che diventano praticamente lo specchio che riflette tutto quello che succede sul palco e nel pensiero di Vasco, con la regia di Pepsy Romanoff. «Qui si fa la storia», attacca. Alla faccia dei suoi 67 anni, Rossi Vasco da Zocca è sempre in gran forma, e la storia del rock lui ormai la fa da più di 40 anni.
Il Komandante e la sua rodata band attaccano con una successione di cinque brani che non danno tregua, ecco «Mi si escludeva», «Buoni o Cattivi», «La verità» e «Quante volte». Dopo Modena Park, Vasco ha portato diverse novità in questo tour: il mood di quest'anno è punk rock, con la rivisitazione di alcuni brani degli anni 80 come «Portatemi Dio» e «Ti taglio la gola» che mancava in scaletta dal 1985, ma anche la sempre bella «Cosa succede in città». Già, cosa succede? Succede che in città praticamente tutti riescono a sentire Vasco, con la sua musica sparata a tutto volume che ha raggiunto tanti quartieri del capoluogo. Con la scaletta ormai collaudata a San Siro, il concerto fila liscio senza sbavature. Vasco e la sua band sono in gran forma, dallo storico bassista Claudio Golinelli al chitarrista Steff Burns.
«Portatemi Dio», «Gli spari sopra», «C'è chi dice no», la Fiera s'infiamma.
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