Daniele Groff torna dopo 12 anni con un singolo: «Partecipare a un talent? Non mi dispiacerebbe»

Dodici anni di assenza. E' una lunga parentesi, quella che Daniele Groff ha scelto di aprire nella sua carriera. Senza clamore, con la riservatezza che contraddistingue questo artista “gentleman”. Dopo aver vinto Sanremo Famosi nel 1998, con la canzone cult “Daisy” - e aver fatto da colonna sonora a moltissimi amori - il cantante ha scelto di farsi da parte. Per riflettere. Anche per onestà nei confronti dei suoi fan. Quando il flusso creativo si interrompe, quando un artista ha bisogno di ritrovare se stesso, può capitare di avere voglia di mettere un punto. «Cercavo qualcosa che riaccendesse la fiamma, che mi facesse sentire riconoscente e vivo, qualcosa che risvegliasse il sogno e insieme la voglia di affrontare la realtà», spiega ospite di Messaggero Tv. E oggi, Groff, classe 1973, con un curriculum ricco di collaborazioni con grandi artisti (a partire da quella con Renato Zero), quel sogno l'ha risvegliato, tanto da lanciare il suo nuovo singolo: “Bellissima la verità”, cui seguirà, intorno alla primavera, un nuovo album. «Questa canzone – ha spiegato – è importante per me, che me ne sono preso cura da più di qualche anno. Ha viaggiato l'Europa e racconta un percorso, che mi ha fatto tornare a sognare».

«Del Daniele di Daisy è rimasto molto - spiega a proposito del suo successo – perché noi siamo una stratificazione delle nostre ere. Oggi ho ancora dentro ancora la voglia di stupire me stesso e di incontrare l'abbraccio della gente». Non ripudia i talent («inizialmente ero critico, ma ora ho cambiato approccio, anche se ci vorrebbe più verità») e non esclude di poter tornare a Sanremo: «Mi ha dato tanto. Non ho più provato a tornarci, perché ero via e quel palco richiede popolarità. Rappresenta un'occasione unica e chissà che l'anno prossimo non proverò a tornarci».