Canzoni di Natale: sotto l'albero c'è l'oro. Ecco quanto guadagnano ogni anno Mariah Carey, Michael Bublé e gli altri

Quest'anno c'è una nuova regina: è la 78enne Brenda Lee, con la sua "Rockin' around the Christmas Tree"

Canzoni di Natale: sotto l'albero c'è l'oro. Ecco quanto guadagnano ogni anno Mariah Carey, Michael Bublé e gli altri
di Mattia Marzi
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Domenica 10 Dicembre 2023, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 11:01

Sotto quelle melodie che fanno da colonna sonora ai baci sotto il vischio o all’apertura dei regali, i suoni dei campanellini, quei testi che parlano di slitte e cene con parenti e amici, auguri e buonumore contagioso, si nasconde un business enorme. Quello delle canzoni di Natale genera la bellezza di 265,5 milioni di dollari di guadagni complessivi ogni anno solo negli Usa. È un mercato in crescita, come rivelano i dati. Non solo oltreoceano: anche al di qua dell’Atlantico, Italia compresa. Billboard, la bibbia dell’industria musicale americana, nel 2018 stimò in 177 milioni di dollari di guadagni il business dei dischi natalizi. A distanza di cinque anni il dato è stato rivisto dal New York Times, che parla di una crescita del 50 per cento anche grazie al boom dello streaming. Quest’anno c’è una nuova regina: è la 78enne Brenda Lee, che con Rockin’ Around the Christmas Tree, datato 1958, ha scalzato dal trono Mariah Carey e la sua All I Want For Christmas Is You conquistando questa settimana la vetta della Billboard Hot 100, la classifica relativa ai singoli più ascoltati negli Stati Uniti. Mariah Carey non si scompone: la 54enne popstar si consola conquistando con All I Want for Christmas Is You la vetta della classifica settimanale dei brani più ascoltati nel mondo su Spotify con 48,2 milioni di streams (Brenda Lee con Rockin’ Round The Christmas Tree a livello globale ha invece totalizzato 38,7 milioni di clic). Sapete quanto guadagna ogni anno con il suo classico? La bellezza di 2,5 milioni di dollari, per un totale di 70 milioni di dollari di compensi derivanti da vendite, download e streaming dal ’94 ad oggi.

Matthew Lee presenta il suo Natale 2023 con "My Christmas Songs"

Il Paperon de’ Paperoni della musica Natalizia è Michael Bublé: Billboard ha dedicato una lunga analisi al suo album Christmas, già al secondo posto dei più ascoltati della settimana in tutto il pianeta su Spotify (dietro solo a 1989 Taylor’s Version di Taylor Swift, che resiste all’invasione delle canzoni di Natale), un «caso di studi» che dal 2011 ad oggi ha venduto oltre 6 milioni di copie e totalizzato 2 miliardi di streams solo negli Stati Uniti: cover come quella di It’s Beginning to Look a Lot like Christmas o Holly Jolly Christmas, rispettivamente 27,8 e 21,3 milioni di streams a livello mondiale negli ultimi sette giorni, permettono al 48enne cantante canadese di guadagnare 8,7 milioni di dollari ogni Natale solo da Spotify. Gli Wham! dal 1984 ad oggi hanno incassato 15 milioni di dollari solo con Last Christmas, seconda nella clasifica settimanale di Spotify con 44,1 milioni di ascolti a livello globale.

A testimonianza che il Whamageddon non è preso sul serio da nessuno: il gioco che spopola sui social, inventato nel 2010 da alcuni ragazzi danesi, consiste nel riuscire ad evitare tra l’1 dicembre e la mezzanotte del 24 di ascoltare il tormentone dell’’84 (chi perde deve postare l’hashtag #whamageddon).

Pazienza che nell’ultima settimana abbia totalizzato su Spotify «solo» 9,7 milioni di ascolti: Fairytale of New York dal 1987 ad oggi ha permesso agli eroi punk dei Pogues del compianto Shane MacGowan di guadagnare 16 milioni di dollari. White Christmas di Bing Crosby conta 12,2 milioni di streams settimanali: ogni anno assicura agli eredi 411 mila dollari. Wonderful Christmastime di Paul McCartney è stata ascoltata nell’ultima settimana 13,1 milioni di volte: vale un tesoretto da 326 mila euro a Natale. Mica male. Luminate, che monitora le vendite dei dischi negli Usa, ha sottolineato che nella settimana che ha preceduto il Natale dello scorso anno le canzoni rappresentavano il 10 percento di tutto lo streaming musicale degli Stati Uniti: non è un caso che sempre più artisti, anche di nuovissima generazione come Ariana Grande (29 milioni di streams nell’ultima settimana per la sua Santa Tell Me) o Justin Bieber (18,6 milioni di ascolti per Mistletoe), decidano di confrontarsi con il genere.

In Europa dopo il Regno Unito è la Germania il paese in cui le canzoni di Natale ottengono numeri più alti sulle piattaforme: basti pensare che All I Want for Christmas Is You è stata ascoltata 5,7 milioni di volte a Berlino ed è al primo posto su Spotify, mentre in Italia la hit è appena ventunesima con 1,3 milioni di clic. Eppure anche nel nostro paese il mercato delle canzoni natalizie è in forte crescita. Cinque anni fa i brani di questo genere nella prima settimana di dicembre avevano totalizzato su Spotify 5,3 milioni di ascolti complessivi, mentre ora il dato è raddoppiato, superando quota 10 milioni. La chiamano magia del Natale. 

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