Bungaro al Messaggero Tv: «Con "Mare dentro" le mie canzoni tornano a casa»

Bungaro al Messaggero Tv: «Con "Mare dentro" le mie canzoni tornano a casa»
di Costanza Ignazzi
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Giovedì 3 Novembre 2016, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 21:26

Vent'anni di musica in due ore. E' l'impegnativo viaggio di Bungaro, al secolo Antonio Calò, cantautore e compositore, che sabato 5 novembre sarà all'Auditorium Parco della Musica di Roma per ripercorrere le canzoni da lui firmate che sono state interpretate nel corso degli anni dai grandi della musica italiana. 

«Ho scelto le più rappresentative - spiega al Messaggero Tv - canzoni che tornano "a casa" e omaggi ad artisti che ho sempre stimato, come Domenico Modugno, Sergio Endrigo, i Talking Heads. Sul palco con me saliranno musicisti incredibili, come Antonio Fresa al pianoforte, Armand Priftuli al violino e alla viola, Marco Pacassoni alle percussioni, Antnio de Luise e Gabriela Ungureanu». Uno spettacolo da ascoltare ma anche da guardare: la regia ne promette delle belle e gli arrangiamenti idem. Nel corso dello show verrà anche registrato un Disco Live che verrà poi presentato in giro per l'Italia e il mondo. 
 

 


Un percorso lungo, quello di Bungaro, tornato da poco agli onori delle cronache per aver firmato la colonna sonora del film «Perfetti sconosciuti» interpretata da Fiorella Mannoia. «Una fortuna infinita - racconta - un film visto da tantissima gente e che sta uscendo in tutto il mondo. Non fanno male premi che ti consentono di continuare a lottare per questo bellissimo lavoro, Nastri d'argento, Ciak d'oro, nomination ai David di donatello. Un grande film, meglio di cosi non poteva andare». Ma all'artista Bungaro piacciono anche i progetti di nicchia, quelli ai quali aderisce perché gli piacciono e non per la fama che possono portare. Una mente curiosa e proiettata sugli altri. «Ho sempre scritto canzoni per altri - spiega - mi piace ascoltarle da altre voci, quando però "tornano" da me rientrano nella stanza da cui sono nate con una forza molto intima». 

Tra le canzoni che «vorrebbe aver scritto» "Povera Patria" di Battiato («Straordinaria», dice sognante) ma anche "C'è tempo" di Fossati o "Tu nell'universo" di Maurizio Fabrizio, che peraltro sarà con lui in sala il 5 novembre e con il quale sta collaborando a nuovi progetti. «Dopo Roma faremo una serie di eventi  in giro per l'Italia e all'estero: da maggio saremo in giappone con questo spettacolo che in effetti ha qualcosa di orientale. Con la complicità di Antonio Fresa - anticipa - siamo riusciti a vestire e dar vita a una "sartoria" molto "japan" e "british"». 

 

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