Una Puglia delle emozioni forti nel nuovo libro di Federica De Paolis "Notturno Salentino"

La copertina del libro Notturno Salentino
di Luisa Mosello
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Lunedì 7 Maggio 2018, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 09:51


Un romanzo, un giallo, un noir, un thriller psicologico, e oltre. “Notturno salentino”, è un libro che si legge tutto d’un fiato e al tempo stesso si centellina a ogni virgola, per la voglia di fermarsi a “rivedere” le immagini impresse nelle pagine. Sí perché l’autrice, Federica De Paolis romana, classe 1971, che di mestiere fa la dialoghista cinematografica ha la passione per le parole e me emoziono che catturano ciò che si vede oltre i fatti. Le stesse che portano il lettore a farsi mille domande. E la prima è: che storia è? 

«E' la storia di una donna di nome Livia, ha 44 anni: in vacanza in Salento con i suoi due figli piccoli -racconta Federica-. Con lei ci sono due tate, una ragazza nigeriana che si prende cura dei bambini, e una polacca che in cambio della vacanza l'aiuta a sistemare la casa che ha appena acquistato. Tra le due donne non corre buon sangue. C'è un ragazzo, Antonio Locandido che flirta con entrambe, la sua presenza preoccupa Livia. Suo marito è partito per l'ennesima volta, lasciandola sola: così una sera decide di uscire con un avvocato romano, che la corteggia. E' una piccola fuga innocua ma anche pericolosa. L'indomani quando Livia si sveglia, trova Antonio Locandido morto in un pozzo della sua tenuta. Decide di non raccontare a nessuno la sua uscita clandestina: è convinta che non ci sia nessuna relazione tra la morte del ragazzo, e la sua uscita. Quest'omissione scatena un meccanismo per il quale, Livia si ritrova sulla lista dei presunti colpevoli. Comincia quindi a cercare la verità: e ogni personaggio della storia sembra coinvolto. E' quello che oggi si definisce un thriller psicologico. La vera protagonista della vicenda è la famiglia: i segreti, i silenzi, le intolleranze ma anche l'amore, la solidarietà, la forza del nucleo affettivo ».

La scrittrice spiega poi come è nata l'idea del libro: «Sono molto appassionata di cronaca -confessa -, volevo raccontare una storia noir, ma non volevo spingermi lontano: avevo bisogno di muovermi su un terreno conosciuto, quindi ho scelto un personaggio simile a me. Anche l'idea delle tate, mi ha molto stimolata. Ho avuto due figli uno dietro l'altro e sono entrata in contatto con questo mondo. M'interessa l'interazione forzata della convivenza, i rapporti femminili, gli incontri tra culture; il paradosso secondo il quale, lasciamo i nostri figli a delle donne che per sopravvivere, abbandonano i loro ». 

Nel romanzo l’altra grande protagonista è la Puglia che l’autrice conosce molto bene, è il suo luogo del cuore da quando aveva 8 anni, e ci torna ogni estate per trascorrere le vacanze da quando ha comprato un pezzo di terra e costruito una casa. «L’ho scelta- rivela- perché il luogo ideale per questa storia. Dal fatto di Avetrana nasce l'idea del pozzo. E' poi il Salento è un posto estremo, gli odori sono forti, la luce accecante, gli occhi che guardano insinuanti. E' l'emblema del Sud Italia, con tutte le sue meraviglie e contraddizioni. Uno scenario selvaggio. Nel libro, oltre le due ragazze straniere, ci sono una famiglia milanese, i pugliesi e Livia che è romana: tutti si osservano con circospezione, c'è un pregiudizio atavico, il sentimento preciso di non venire dallo stesso posto ».

Federica De Paolis ha al suo attivo un ricco carnet letterario. Ha pubblicato libri per Fazi editore (Lasciami andare nel 2006 e Via di qui nel 2008); per Bompiani (Ti ascolto nel 2011 e Rewind nel 2014) e per la Neo edizioni ha curato l'antologia Pensiero Madre nel 2016. “Notturno Salentino” sarà presentato il 23 maggio all’Auditorium Parco della Musica da Giancarlo De Cataldo.


“Notturno salentino” di Federica De Paolis
Ed Mondadori (pagg 264, 18 euro)




 
  

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