«In un salone consacrato al libro e alla letteratura francese non è più possibile parlare francese?», si chiedono i firmatari dell'indignato appello che invita a cassare le parole inglese alla moda ma inutili perchè ben sostituibili con termini francesi.
Un evento dedicato alla «Scène Young Adult» al prossimo Salon du Livre ha attirato la condanna di autori come Leila Slimani, Tahar Ben Jelloun, Marie NDiaye, Muriel Barbery, Catherine Millet, Jean-Loup Chiflet, Teresa Cremisi, Catherine Cusset, Jean-Marie Laclavetine, Danièle Sallenave e Lydie Salvayre, che hanno descritto l'adozione a sproposito della terminologia inglese come «un atto insopportabile di delinquenza culturale».
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