Nel Rinascimento gli ebrei erano in prima fila, attivi e intraprendenti.
A Firenze, Ferrara, Mantova, Venezia, Genova, Pisa, Napoli, Palermo e ovviamente Roma. A periodi alterni accolti e ben visti, con un ruolo non secondario di prestatori, medici, mercanti, oppure oggetto di pregiudizio. Interpreti di una stagione che racchiude in sé esperienze multiple, incontri, scontri, momenti armonici e brusche cesure. Il Meis racconta per la prima volta questo ricco e complesso confronto. Con questa nuova narrazione il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara segna un passaggio cruciale della propria offerta al grande pubblico: la mostra costituisce un ulteriore capitolo del racconto dell’ebraismo italiano dopo quello sui primi mille anni, oggi trasformato in prima parte del percorso permanente.
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