Picasso a Capodimonte, allestimento show per la gigantesca "Parade"

Picasso a Capodimonte, allestimento show per la gigantesca "Parade"
di Laura Larcan
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Venerdì 7 Aprile 2017, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 20:11

Un "esercito" di tecnici al lavoro nella mestosa sala da ballo della Reggia di Capodimonte per allestire la ciclopica "Parade", l'opera più grande mai realizzata da Pablo Picasso, che rappresenta il leggendario sipario scenografico concepito dal genio catalano per l’opera dei Balletti Russi, con le musiche di Satie, che sconvolgerà nel 1917 la scena culturale europea. Momenti di vertigine nel museo napoletano, dove si stanno dando gli ultimi ritocchi, sotto lo sguardo vigile del direttore francese Sylvain Bellenger, alla grande mostra "Picasso e Napoli: Parade" che aprirà al pubblico dall'8 aprile al 10 luglio (sotto la cura di Bellenger e Luigi Gallo), in contemporanea con l'antiquarium degli scavi di Pompei, come evento iniziale delle celebrazioni dei 100 anni dal viaggio di Picasso in Italia. Uno spettacolo a tutti gli effetti. Arriva per la prima volta a Napoli da Parigi, dal Centre Pompidou. Una vertigine col suo mondo circense giocato da Picasso tra figure e colori che echeggiano già il suo “ritorno all’ordine”. E' l’opera più monumentale di Picasso, alta undici metri e larga diciassette, ideata da Picasso «come fosse un presepio napoletano», dice il direttore Sylvaine Bellenger. 

Era il 1917, e Picasso, che già da un decennio aveva rivoluzionato l’arte del Ventesimo secolo col cubismo, aveva 36 anni. Infuriava la Grande Guerra, e lui s’era lasciato trascinare da fior di amici nel Bel paese. Con lui, Jean Cocteau, Diaghilev e Massine. A febbraio avevano toccato Roma, tra marzo e aprile Pompei e Napoli, che per Picasso era una «Montmartre araba, il cibo, la fornicazione». Come scrisse Cocteau, «Il Vesuvio fabbrica tutte le nuvole del mondo e scaglia giacinti sui marciapiedi». Tra poche ore, dunque, il pubblico potrà godersi la visione mozzafiato del "circo" di Picasso, in un tourbillon di colori, figure, funambolismi scenici. Ma ad indagare ulteriormente il rapporto di Picasso con il teatro e la tradizione partenopea, a Capodimonte, saranno anche i bozzetti eseguiti dall'artista per il balletto "Pulcinella" insieme ad alcune marionette e pupi della maschera napoletana della collezione Fundacion Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte. Insieme, Pompei svelerà i costumi del balletto disegnati da Picasso, che fu nell'antica città vesuviana nel marzo del 1917.

 

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