The King's Man - Le origini, Ralph Fiennes è l'antenato di 007: «Il mio personaggio ferocemente pacifista»

The King's Man - Le origini, Ralph Fiennes è l'antenato di 007
di Gloria Satta
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 08:32

È stato candidato all’Oscar per film drammatici come ”Il paziente inglese” e ”Schindler’s List”. Ora Ralph Fiennes, 59 anni e una carriera di grande prestigio sia in teatro sia al cinema, interpreta l’antenato di 007. Proprio così: nel film The King’s Man - le origini (in sala il 5 gennaio), godibilissimo prequel diretto da Matthew Vaughn dei due primi capitoli della saga Kingsman basata sul fumetto The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbons, il grande attore inglese è il Duca di Oxford, capo della prima agenzia indipendente di intelligence. Siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale e il nostro eroe deve correre contro il tempo per fermare i peggiori tiranni della storia decisi a organizzare una guerra destinata a spazzare via milioni di vite.

Tra azione, spionaggio, costumi sfavillanti, ironia, scene spettacolari come il duello tra il protagonista e l’ambiguo monaco Grigorij Rasputin consigliere dello zar, il tutto cucito da un chiaro messaggio anti-violenza: «Ho voluto girare il film», spiega Fiennes, «perché sono rimasto colpito dall’equilibrio tra azione e storia, ma l’accuratezza della ricostruzione non impedisce al racconto di essere molto divertente.

Apprezzo poi il fatto che il mio personaggio sia ferocemente pacifista: ha sofferto molto a causa della morte della moglie, nasconde altri traumi legati al conflitto ed è più che mai deciso ad evitare che suo figlio affronti gli stessi drammi o subisca gli stessi errori».

Interviene Vaughn: «Sono un ammiratore dei blockbuster sui supereroi ma quei film sono tutti basati sugli effetti digitali. Io invece ho voluto fare qualcosa di completamente diverso, meno tecnologico, ispirandomi ai classici che vedevo da ragazzo come “Il Dottor Zivago” e “Lawrence d’Arabia”». E cosa pensa del messaggio di “The King’s Man - le origini?” «Vorrei che gli spettatori più giovani si rendessero conto che, quando il mondo è governato da un gruppo di pazzi, le cose possono andare fuori controllo molto velocemente», risponde il regista. «Oggi ci troviamo in un clima politico molto simile a quello antecedente alla Prima Guerra Mondiale: nessuno credeva che potesse scoppiare e quando invece ci fu il conflitto, non se ne capirono i motivi. Fu una vera follia».

Accanto a Fiennes, recitano Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl. E Gemma Arterton, unica presenza femminile, in un ruolo tutt’altro che di contorno: è la dinamica, sveglissima governante che ha aiutato il Duca di Oxford a crescere il figlio. «Mi sono ispirata alle donne della mia famiglia», spiega l’attrice inglese, 35, «appartenevano alla classe lavoratrice ed erano cresciute durante la guerra, abituate a rimboccarsi le maniche. Ma ho anche pensato alle donne che durante la seconda Guerra mondiale lavoravano dietro le quinte, decifrando i codici. E, perché no, alle Suffragette».

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