DISCORSO. Emma Stone, travolgente protagonista di Povere creature! ha avuto la statuetta come migliore attrice protagonista battendo le rivali Margot Robbie, Sandra Huller, Emily Blunt e Carey Mulligan. Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki ha trionfato nell’animazione, 20 giorni, Maryupol ha vinto tra i documentari e Anatomia di una caduta della regista francese Justine Triet per la sceneggiatura non originale. Applauditissimo il discorso di accettazione di Nolan: «Il nostro film termina con una nota di disperazione drammaticamente necessaria», ha detto il regista di Oppenheimer, «ma nella realtà ci sono tante persone e organizzazioni che hanno combattuto duramente per ridurre il numero di armi nucleari nel mondo. Negli ultimi tempi le cose sono andate nella direzione sbagliata. Accettando questo premio, riconosco la necessità dei loro sforzi».
COMMOZIONE. Grande commozione ha suscitato, nel corso della serata di gala ospitata alla Royal Hall di Londra, l’apparizione a sorpresa di Michael J. Fox che, arrivato sul palco in sedia a rotelle e accolto da una standing ovation, ha consegnato il premio del miglior film a Oppenheimer: l’attore di Ritorno al futuro, 62 anni, dal 1991 convive con il morbo di Parkinson e un tumore osseo. Nel 2000 ha creato una fondazione per la ricerca che ha già incassato 2 miliardi di dollari e ha ricevuto un Oscar umanitario. «C'è una ragione per cui si dice che i film sono magici», ha detto ai Bafta, «i film possono cambiare la tua giornata, la tua prospettiva. A volte anche la vita».
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