Notte degli Oscar, dove guardarla e cosa c'è da sapere prima: dai film agli attori, sino alle polemiche

L’Italia è candidata con il corto di Alice Rohrwacher “Le Pupille”. Occhio al tappeto: quest'anno per la prima volta non è rosso

Ultimi preparativi prima della consegna delle statuette degli Oscar
di Simona Antonucci
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Domenica 12 Marzo 2023, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 07:40

Notte degli Oscar - Il “tappeto rosso” più famoso del mondo, che però quest’anno è color champagne, è spacchettato e srotolato per accogliere le star della 95esima edizione degli Academy Awards, con tanto di abiti, acconciature e gioielli da mondovisione.

Oscar, dove si guardano e a che ora

Tutto pronto al Dolby Theatre di Los Angeles per la cerimonia (in diretta questa sera dalle 23.15 su Sky Cinema Oscar, canale 303 di Sky e in streaming su NOW, su Sky Uno e in chiaro su TV8) di consegna delle statuette.

Jimmy Kimmel, il presentatore: chi è

A presentare la serata-maratona, che si concluderà con l’incoronazione del vincitore (“Everything Everywhere All At Once” è ancora il film favorito), Jimmy Kimmel, per la terza al comando. Lo stesso comico, statunitense, che condusse la “memorabile” serata del 2017, quando venne erroneamente annunciato il vincitore sbagliato del miglior film: uno scambio di busta attribuì a “La La Land” la vittoria, salvo poi scoprire, un attimo dopo, che la statuetta era stata assegnata in realtà a “Moonlight”. Pronto alla battuta, durante la conferenza stampa al Dolby Theatre, Kimmel ha scherzato sulla “rivoluzione” del red carpet: per la prima volta, dal 1960, il tappeto è color champagne. «In molti si sono chiesti se ci saranno problemi quest’anno. Spero di no. E credo che la decisione di mettere un tappeto champagne piuttosto che rosso dimostri quanto siamo fiduciosi che non verrà versato sangue», ha detto, facendo riferimento a Will Smith che lo scorso anno schiaffeggiò in diretta Chris Rock.

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Cos'è la polemica "Oscar so male"

Sangue, no. Polemiche, forse. A parte il “caso Yeoh” ormai disinnescato, e la decisione dell’Academy di rifiutare, per il secondo anno consecutivo, il videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky (che ha provocato la reazione sdegnata del ministro degli Esteri dell’Ucraina), rischia di montare la protesta #OscarSoMale, “Oscar troppo maschio” per l’assenza di registe in finale. Non sono da escludere azioni dimostrative sullo "champagne carpet" o sullo stesso palco del Dolby nel corso della cerimonia dalla scenografia avveniristica costellata di schermi (a beneficio del pubblico più giovane). Concluse le battute, comincia il conto alla rovescia, mentre tutto intorno è già festa. Negli hotel più esclusivi della città, da West Hollywood a Beverly Hills, si accavallano eventi mondani riservatissimi e la passerella su cui sfileranno i vip è tutta un fermento di addetti ai lavori e di curiosi che si scattano selfie.

Oscar, con 11 candidature il favorito è Everything Everywhere All At Once: il film più folle dell'anno

Spielberg

Tra poche ore, dopo il diluvio di Dga, Pga, Sag, Wga, i premi pre-Oscar assegnati dai professionisti del cinema, verranno annunciati i nuovi divini. E tutti gli scommettitori concordano sullo stesso “cavallo”: a trionfare sarà quasi certamente il film più folle dell’anno, “Everything Everywhere All At Once”, una storia a metà strada tra realtà e multiverso raccontata in uno stile adernalinico che mischia videogame e fantasy, kung fu e dramma familiare, commedia e cappa e spada cinese. L’eccentrica avventura in un mondo visionario che arriva in finale con 11 nomination, dovrà comunque vedersela con Spielberg (The Fabelmans), l’irresistibile commedia nera “Gli spiriti dell’isola”, il manifesto pacifista “Niente di nuovo sul fronte occidentale” (che potrebbe però rifarsi come miglior film internazionale), e con il travolgente musical “Elvis” di Baz Luhrman che nella classifica dei bookie è addirittura ultimo, dato a 151 come lo svedese “Triangle of Sadness”.

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L'Italia c'è con Alice Rohrwacher

L’Italia è candidata con il corto di Alice Rohrwacher “Le Pupille” coprodotto da Alfonso Cuaròn, parabola di Natale ambientata in tempo di guerra in un collegio di orfanelle retto dalla terribile madre superiora Alba Rohrwacher, e con Aldo Sigoretti truccatore di “Elvis”. Ma secondo gli scommettitori solo quest’ultimo avrebbe qualche chance di vincere, sia pure insidiato dai rivali di “The Whale”: la regista italiana rischia di cedere la statuetta all’irlandese “An Irish Goodbye”, storia di due fratelli separati che si riuniscono dopo la morte della madre.

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Oscar, chi li consegna

A consegnare i premi, così vuole la tradizione dell’Academy, i quattro vincitori degli Oscar per il miglior attore e la miglior attrice dell’anno precedente. Quest’anno però sul palco ci saranno solo tre dei vincitori del 2022 - Jessica Chastain, Ariana DeBose e Troy Kotsur - perché il quarto, Will Smith, è stato bandito per dieci anni dalla cerimonia degli Oscar dopo lo schiaffo in mondovisione a Chris Rock.

Le altre star impegnate a premiare i vincitori delle altre categorie saranno Harrison Ford, Nicole Kidman, Samuel L Jackson, Dwayne Johnson, Zoe Saldaña, Sigourney Weaver, John Travolta, Emily Blunt, Glenn Close, Jennifer Connelly, Florence Pugh e Halle Berry. A loro si uniranno Antonio Banderas, Elizabeth Banks, Hugh Grant, Salma Hayek Pinault, Melissa McCarthy, Halle Bailey, Janelle Monáe, Questlove, Elizabeth Olsen e Pedro Pascal.

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The Daniels, chi sono

Intanto “Everything Everywhere All At Once” potrebbe vincere nelle categorie principali: miglior film (per cui è dato a 1.05), migliore regia di The Daniels (pseudonimo di Daniel Kwan & Daniel Scheinert, nemmeno 70 anni in due), migliore attrice Michelle Yeoh che potrebbe battere l’immensa Cate Blanchett di “Tàr”, diventando così la prima asiatica ad affermarsi come protagonista. Ma la star 60enne di “Everything Everywhere” ha rischiato di perdere la nomination: aveva infatti postato un articolo in cui si sottolineava che da due decenni vincono solo attrici bianche, boicottaggio indiretto a Blanchett. Post cancellato, squalifica sventata.

Colin Farrell contro Brendan Fraser

Quanto ai maschi protagonisti, il bravissimo Colin Farrell antieroe di “Gli spiriti dell’isola” e la rivelazione Austin Butler “Elvis” sembrano destinati a soccombere di fronte a Brendan Fraser che in “The Whale” pesa 150 chili grazie al trucco prostetico: i giurati dell’Academy sono sensibili alle trasformazioni fisiche tanto più che il drammaticissimo film di Darren Aronofsky parla di obesità, un tema molto sentito in America.

Rihanna canterà “Lift Me Up” (da “Black Panther: Wakanda Forever”)

Tra gli artisti che si esibiranno alla cerimonia spicca Rihanna, il cui show al Dolby Theatre di Los Angeles arriva esattamente un mese dopo la sua elettrizzante esibizione al Super Bowl. Rihanna canterà “Lift Me Up” (da “Black Panther: Wakanda Forever”), nominata per la migliore canzone originale. Il candidato più accreditato all’Oscar in questa categoria, però, è “Naatu Naatu”, colonna sonora del film indiano “RRR”, che sarà eseguita alla cerimonia da Rahul Sipligunj e Kaala Bhairava. David Byrne, Son Lux e Stephanie Hsu eseguiranno “This Is A Life” (da “Everything Everywhere All at Once”), mentre Diane Warren e Sofia Carson canteranno “Applause” (dal film “Tell It Like a Woman”). Assente Lady Gaga, nonostante la sua canzone “Hold My Hand” (dal film “Top Gun: Maverick”) sia la quinta candidata nella categoria. Ma siccome la speranza è l’ultima a morire, i fan sono convinti che possa esibirsi a sorpresa. Infine Lenny Kravitz si esibirà durante la sezione “In Memoriam”, che rende omaggio ai personaggi del cinema morti nell’ultimo anno.

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