Scrittore, giornalista, sceneggiatore e regista televisivo e cinematografico, Soldati attraversò tutto il Novecento facendosene testimone e interprete “fraterno” (definizione di Pasolini), trovandosi sempre in prima linea nei momenti cruciali del cambiamento. Figlio della vivace Torino anni Venti, Soldati intuì la grande forza del cinema e, nel 1931, sfumata la carriera universitaria per il rifiuto di iscriversi al Partito fascista, iniziò a collaborare con la Cines-Pittaluga. Cominciò così la sua carriera di uomo di cinema con il suo primo film “Due milioni per un sorriso” del 1933.
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