Festival del Cinema a Jeddah, parata di star per la prima serata: da Will Smith a Johnny Depp, da Sharon Stone a Ranveer Singh

Il via con la prima mondiale del film fantasy “HWJN” (si pronuncia Ugian) del regista iracheno residente a Dubai, Yasir Al-Yasiri: ecco il Red Sea International Film Festival (RSIff) dell’Arabia Saudita

Festival del Cinema a Jeddah, parata di star per la prima serata: da Will Smith a Johnny Depp, da Sharon Stone a Ranveer Singh
di Rossella Fabiani
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Venerdì 1 Dicembre 2023, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 13:25

Con la prima mondiale del film fantasy “HWJN” (si pronuncia Ugian) del regista iracheno residente a Dubai, Yasir Al-Yasiri, il Red Sea International Film Festival (RSIff) dell’Arabia Saudita ha dato il via ieri sera a Jeddah alla sua terza edizione. Sfarzoso il tappeto rosso con Sharon Stone, Will Smith, Baz Luhrmann, Ranveer Singh, Diane Kruger, Sofia Vergara, Freida Pinto, Paz Vega e la crema dello star-system arabo.

Era presente anche Afef Jnifen, ma ha scelto di mantenere un profilo più basso. Come ha fatto anche Johnny Depp che ha sfilato sul red carpet e ha partecipato al gala di apertura. L’attore statunitense è al festival con “Jeanne du Barry – La favorita del re” - film di apertura di Cannes della regista francese Maiwenn, presente anche lei a Jeddah - finanziato dalla Red Sea Film Foundation.

 

E con la Fondazione, Deep sta lavorando da regista di “Modi”, un film biografico sul pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani, anche questo sostenuto da Fondo.

L’attore terrà anche una conversazione sul palco nei prossimi giorni.

La guerra tra Hamas e Israele, che ha causato la cancellazione di diversi festival cinematografici in tutto il mondo arabo, compreso il festival del cinema del Cairo, non ha invece impedito al RSIff di andare avanti con la sua terza edizione in programma fino al 9 dicembre a Jeddah, sulla sponda orientale del Mar Rosso. Il tema del festival di quest’anno è “La tua storia, il tuo festival” riaffermato dal film di apertura dato che è Jeddah la città dove è ambientato il film di apertura. “HWJN” è basato sul romanzo YA dello scrittore saudita Ibraheem Abbas, che è stato un fenomeno letterario locale grazie all’unione tra topoi fantascientifici occidentali a cultura e folklore arabi.

“Stasera siamo onorati delle presenza di talenti straordinari non soltanto dell’Arabia Saudita, ma dell’Africa, dell’Asia e di tutto il mondo” ha detto Jomana Al Rashid, presidente della fondazione del Red Sea Film Festival, nel suo discorso di apertura. “Dal suo lancio nel 2021 il fondo ha sostenuto oltre 250 film e otto film nella selezione ufficiale di Cannes di quest’anno. Il botteghino cinematografico saudita è raddoppiato e sta per raggiungere la soglia del miliardo di dollari entro il 2030”. Anche l’amministratore delegato del RSIff, il produttore e regista Mohamed Al Turki ha voluto far notare che: “l’industria cinematografica saudita sta diventando una forza riconoscibile con il botteghino più grande del Medio oriente ed è evidente che siamo al centro di un movimento culturale”. E tutto questo a soli cinque anni dalla revoca della chiusura delle sale cinematografiche durata 35 anni.

I premiati della serata sono stati lo scrittore e attore saudita Abullah Al-Sadhan, una colonna dell’intrattenimento saudita con la commedia “Tash ma Tash”, Diane Kruger che ha ricevuto un premio alla carriera da Fatih Akin che ha diretto la Kruger nel film “In the Fade” e Ranveer Singh premiato da Sharon Stone. Sul palco, Ranveer Singh ha voluto ringraziare un ospite in sala: “Uno dei miei idoli è tra il pubblico, Johnny Deep grazie per tutto quello che mi hai insegnato come maestro di trasformazione e versalità. Mi ispiro a te”. Tra i presenti anche Amina Khalil, Ed Westwick, Amy Jackson, Michelle Williams, Maya Diab, la stilista italiana Valentina Micchetti, l’attrice libanese Nadine Nassib Njeim, l’iraniana Mahlagha Jaberi e la turca Meryem Uzerli Meryen.

Presidente della giura quest’anno è Baz Luhrmann che dal palco ha manifestato tutto il suo entusiasmo per essere in Arabia Saudita: “E’ incredibile quello che scoperto. In soli cinque anni, da quando è stato revocato il divieto sui film, si è sviluppata un cultura cinematografica emozionante. Sono qui più di ogni altra cosa per vedere le voci straordinarie e la narrazione della regione”.

La formazione di quest’anno del RSIff è sorprendente:130 film, provenienti da 77 paesi in oltre 47 lingue, tra cui 35 prime mondiali e 20 prime arabe. Nella sezione Festival Favorites anche l’italiano “Adagio” del regista Stefano Sollima con Pierfrancesco Savino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e Silvia Salvatori.

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