Berlino, Orso d'oro a Taxi dell'iraniano Jafar Panahi

Berlino, Orso d'oro a Taxi dell'iraniano Jafar Panahi
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Sabato 14 Febbraio 2015, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 20:00

L'Orso d'oro per il miglior film è andato a Taxi del regista iraniano critico del regime, Jafar Panahi, costretto agli arresti domiciliari. Il premio è stato preso da membri della famiglia autorizzati partire.

Il film, applaudito al Berlinale Palast non ha avuto alcuna conferenza stampa in quanto Panahi non ha avuto certo il permesso di lasciare il Paese. Taxi è il terzo film che Panahi realizza di nascosto dalle autorità iraniane dopo che gli era stato impedito di fare film nel 2010. Era già successo per This is Not a Film, che era uscito dall'Iran su una chiavetta USB nascosta in un dolce, e poi per Closed Curtain che racconta di due persone in fuga in una casa sul Mar Caspio. In una dichiarazione a Celluloid il regista aveva spiegato il perché si sottrae sempre al divieto di creare imposto dal governo iraniano: «Sono un regista. No so fare altro che film. Il cinema è il mio modo di esprimermi e lo stesso significato della mia vita». E ancora: «Il cinema è un'arte che occupa tutto me stesso. Questa è la ragione perchè continuo a fare film tra mille avversità. È perchè solo così mi sento vivo».

L'Orso d'argento Premio Gran Giuria è andato a El Club del regista cileno Pablo Larrain sugli abusi sessuali nella chiesa.

L'Orso d'argento per la migliore attrice è andato all'inglese Charlotte Rampling per la sua interpretazione nel film di Andrew Haigh, 45 anni.

L'Orso d'argento per migliore attore è andato al coprotagonista Tom Courtenay.

L'Orso d'argento per la migliore regia è andato al romeno Radu Jude per il film Aferim e, ex aequo, alla polacca Malgorzata Szumowska per il film Body-

L'orso d'argento per la migliore sceneggiatura è andato al regista documentarista cileno, Patricio Guzman, per il film Il bottone di madreperla.

L'Orso d'argento per il miglior cameramen è andato al norvegese Sturla Brandth Grovlen del film tedesco Victoria: il premio tecnico, come lo ha definito, è stato annunciato dal presidente della giuria internazionale, il regista americano Darren Aronofsky.

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