Cervino CineMountain, dal 3 all'11 agosto il festival del cinema di montagna più alto d'Europa

Il film in concorso "La nostra pietra"
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Mercoledì 31 Luglio 2019, 16:00
Il Cervino CineMountain, il festival del cinema di montagna più alto d'Europa, alza il sipario sulla XXII edizione. Annunciate le 68 pellicole selezionate, tra le quali 24 anteprime, per 33 ore di proiezioni in quasi dieci giorni. Protagonista la montagna a 360 gradi ma anche tematiche sociali, ambientali e culturali. Dal 3 all'11 agosto Cervinia e Valtournenche si trasformano in palcoscenico trasportandoci nei territori dell'avventura e dell'immaginazione. Tra le novità di quest'anno la formula itinerante, che porterà le proiezioni anche nelle vicine Antey, Chamois e Torgnon. Le pellicole selezionate sono suddivise in 4 categorie. I film vincitori dei festival del circuito dell'International Alliance for Mountain Film e che concorrono per il Grand Prix des Festivals - Conseil de la Vallée, il Concorso Internazionale, film italiani e stranieri che affrontano il tema della montagna nelle varie sfumature, la sezione CineMountain Kids, una selezione di cortometraggi d'animazione per i più giovani, i film Fuori Concorso.

In programma anche incontri con grandi ospiti dell'alpinismo, della cultura, dello sport, del cinema.
Tra questi Piero Chiambretti, Beppe Gandolfo e tanti ex giocatori dell'epoca, Antonio Comi, Claudio Sala, Enrico Annoni, Pasquale Bruno, per raccontare il Grande Torino, Erri de Luca e Nives Meroi e le loro
montagne del silenzio, gli alpinisti Hervé Barmasse, Fausto de Stefani e Luca Albrisi, che insieme al nivologo Michele Freppaz, e alla biologa marina Maria Sole Bianco analizzeranno cause e conseguenze del rapido cambiamento climatico. E ancora la Luna, protagonista della nuova immagine del Festival, sarà al centro della serata finale, uno spettacolo tra scienza e arte il divulgatore scientifico Andrea Bernagozzi e la sand art di Massimo Ottoni. Non mancherà il grande alpinismo nei volti e nelle parole di Kurt Diemberger, di Tarcisio Bellò, sopravvissuto ad una valanga che lo scorso giugno lo ha travolto insieme ad altri 4 italiani in Pakistan a 5300 metri di altezza.
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