Carlo Verdone e Margherita Buy festeggiano i 30 anni di “Maledetto il giorno che t'ho incontrato": sold-out l'incontro romano del 14 febbraio

Una scena di "Maledetto il giorno che t'ho incontrato" film di Carlo Verdone del 1992
di Leonardo Jattarelli
5 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Febbraio 2022, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 11:16

«C’è una mia pellicola che mi rappresenta totalmente, Maledetto il giorno che t’ho incontrato. E’ lì che ho raccontato tutte le mie nevrosi, le mie paure. Oggi salgo tranquillamente sull’aereo, non prendo ansiolitici se non qualche volta per dormire e sono tranquillo, sereno».

Così Carlo Verdone ci aveva raccontato molti anni fa il suo amore per il film del ‘92 girato con Margherita Buy e nel quale, oltre ai “cari” ansiolitici del regista appare un altro grande mito al quale Verdone è da sempre legato, quello di Jimi Hendrix. E proprio in questi giorni, Maledetto il giorno che t’ho incontrato festeggia i 30 anni di vita ed è già andato sold-out in appena 48 ore l’incontro con il pubblico che Carlo Verdone e Margherita Buy terranno lunedì 14 febbraio alle ore 21 a Roma alla Nuvola inserito nella rassegna culturale “Riemergere” organizzata da EUR Spa, per festeggiare i 30 anni dall’uscita in sala di Maledetto il giorno che t’ho incontrato, film tra i più amati e ormai di culto del regista e attore romano. 

Monica Vitti, Verdone: «Immensa, luce per le nuove generazioni». Franceschini: «Grande italiana»

Il post sui social

A poche ore dal post con il quale Carlo Verdone, sui propri canali social, ha lanciato l’invito a non mancare questo appuntamento, la risposta dei fan non si è fatta attendere: sono terminati i biglietti per i 1800 posti disponibili per l’incontro e la proiezione. L’evento, condotto dal critico e regista Mario Sesti, si inserisce nel format Standing Ovation, dedicato a film ed interpreti che hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo attraverso personaggi e storie. «La notizia di aver raggiunto in così poco tempo un sold-out di 1.800 biglietti alla Nuvola mi riempie di gioia - commenta Carlo Verdone -.

Ma mi porta a considerare che la voglia di stare insieme e condividere un film c’è. Quindi lo prendo come uno splendido auspicio per il futuro delle nostre sale pronte ad accogliere spettatori nella condivisione di un buon prodotto. Ringrazio quindi coloro che verranno ad ascoltare me, Margherita Buy e la sceneggiatrice Francesca Marciano, testimoniandoci affetto e stima, ma anche i vertici di EUR Spa che organizza la manifestazione, EUR Culture, Volume Entertainment, Socio Aci e il curatore Mario Sesti per l’idea di organizzare questa bella iniziativa e per il loro grande supporto a una serata che per me resterà indimenticabile. Concludo con un forte: Viva il Cinema, viva la Sala! E un grazie di cuore a tutti gli spettatori». 

Il ricordo

Nel suo lungo post Verdone aveva ricordato: «Gli Anni 80 e 90 furono per me pieni di slancio creativo e riuscivo a sfornare quasi un film all’anno. Io non ho nessuna classifica dei miei film più riusciti. Non la devo fare io, la deve fare il pubblico. Ed ognuno ha il suo preferito. Per me sono tutti miei “figli” e rappresentano un periodo, un momento della mia vita, della mia età che avanza. Certamente questo film vive, ancora oggi, di una luce particolare e mi è molto caro per motivi che spiegherò all’incontro. Perdonate il lungo post ma alcuni dettagli dovevo darveli. Questa pellicola, per concludere, ha un record mondiale che non potrà mai esser battuto: quello di aver usato ben 5 brani di Jimi Hendrix. Oggi con la famiglia che detiene severamente i diritti sarebbe assolutamente impossibile». 

La storia

Bernardo è un giornalista romano che vive e lavora a Milano e frequenta un analista perché, dopo essere stato lasciato di punto in bianco dalla compagna Adriana, ha iniziato a soffrire di depressione e ipocondria. Nel frattempo si appresta a terminare una biografia su Jimi Hendrix con la promessa di rivelazioni sulla reale natura della sua scomparsa.
Sulle scale dello studio dello psicologo incontra Camilla, attrice piena di complessi che, al pari di Bernardo, fa largo uso di antidepressivi e ansiolitici. Tra i due nasce una profonda amicizia: contando su questa, la donna cerca di far colpo, tramite Bernardo, sull’analista, di cui è da tempo innamorata pur non essendo evidentemente ricambiata. Una sera, dopo aver preso in prestito la casa di Bernardo, tra i due scoppia un litigio. La discussione culmina con Camilla che distrugge una chitarra preziosa, autentico cimelio di Hendrix posseduto da Bernardo, e viene sbattuta fuori di casa.

 

Alcuni mesi dopo, entrambi si rincontrano casualmente in Inghilterra: lui è lì in cerca di notizie per concludere la biografia su Hendrix, lei in tournée per uno spettacolo teatrale (essendo anche fidanzata col regista dello spettacolo, Attilio). I due decidono di organizzare un viaggio lungo le coste inglesi, sia per il lavoro di Bernardo sia per riallacciare il rapporto interrotto poco tempo prima.
Una sera, Camilla e Bernardo sono in albergo, e stanno quasi per baciarsi ed entrare in intimità, a detta loro per scopo terapeutico. Proprio in quel momento irrompe Attilio; il tutto sfocia in una rissa tra i tre, interrotta solo dall’arrivo della polizia. Bernardo viene trattenuto in commissariato a seguito di un equivoco: le guardie hanno infatti scambiato una busta contenente della polverina medicinale, del tutto innocua, per uno stupefacente. Camilla perde l’amore di Attilio e il posto da attrice e non vorrebbe più rivedere Bernardo, salvo riappacificarsi subito dopo.

Bernardo le chiede quindi un ultimo favore: ha bisogno del suo aiuto per filmare le dichiarazioni di Catfish riguardo alla morte di Jimi Hendrix, unica intervista interessante che è riuscito a rimediare durante il viaggio. Camilla porta a termine il compito, ma anche in questo caso non riesce a esentarsi dal combinare guai: durante la registrazione l’audio s’interrompe improvvisamente, lasciando il video completamente muto e scatenando la rabbia di Bernardo...

© RIPRODUZIONE RISERVATA